Pola, prime crepe sull’Arco dei Sergi Via al monitoraggio di Museo e Belle Arti

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L'Arco dei Sergi a Pola, uno dei monumenti più significativi della regione ma anche di tutta la Croazia, è finito sotto osservazione da parte degli esperti.
Ad appena un anno dall’operazione di risanamento che aveva interessato la corona dell’Arco, che raggiunge gli otto metri di altezza e viene datato verso la fine del primo secolo avanti Cristo (tra l’anno 29 e il 27), è ora in corso un intervento mirato a verificarne lo stato generale di conservazione: a commissionarlo è stato il Museo archeologico dell'Istria, che ha ottenuto per questo il via libera da parte della Soprintendenza alla Belle arti.
A fare scattare l’allarme è stata la presenza di alcune crepe - apparse da tempo - delle quali si vuole capire se siano “attive”, con il pericolo che possano dunque allargarsi. Per questo motivo saranno preziosi i dati forniti dal fessurimetro, uno strumento che indicherà la variazione della distanza nel tempo tra due punti iniziali. Il confronto tra la lettura iniziale e i dati periodicamente rilevati permetterà di quantificare l'entità dei microspostamenti avvenuti. Il fessurimetro resterà posizionato per la durata di un anno sull’Arco, dopo che a cavallo delle lesioni sono stati collocati 11 strumenti di precisione che forniranno un monitoraggio della situazione a intervalli di mezz'ora.
A seguire l’intera operazione sono stati incaricati alcuni esperti della facoltà di Ingegneria edile di Fiume: i risultati che verranno acquisiti in questo modo porteranno ad accumulare dati in base ai quali potrà essere stabilita l'eventuale presenza di processi di degrado o alterazione dell'imponente struttura. Si intende in questo modo arrivare a una diagnosi completa sulla cui base definire gli interventi di conservazione del monumento.
Come accennato, soltanto un anno fa era stata restaurata la corona dell'Arco, dopo che i fattori atmosferici - pioggia e gelo, ma anche smog - avevano notevolmente indebolito uno dei blocchi di pietra che aveva finito per staccarsi dalla corona e cadere al suolo. In quella occasione erano emerse le tracce di un restauro effettuato in tempi più lontani, con abbondante uso di malta. Gli operai sotto la supervisione degli esperti erano intervenuti per rimettere in sicurezza il sito.
Adesso dunque il check-up per valutare l’esigenza di un nuovo restauro di quello che è uno dei monumenti storici più pregevoli ma anche più visitati dai turisti. L’Arco fu fatto erigere dalla famiglia dei Sergi, che rimase a lungo una delle più importanti dell’allora colonia romana. A erigerlo in particolare fu, a proprie spese, Salvia Postuma. L’Arco è noto anche come Porta Aurea per le ricche decorazioni dell’arco e le dorature di una porta delle mura cittadine alla quale era appoggiato. Porta e mura vennero abbattute nel diciannovesimo secolo, quando fu emanato il nuovo piano regolatore della città secondo il quale era previsto un ampliamento del nucleo urbano. —
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