Polizia di frontiera di Trieste, 21 arresti in un mese
Il bilancio di un mese di attività di controllo ai valichi di frontiera

Ventun arresti in un mese: è il bilancio delle attività della Polizia di Frontiera di Trieste, un risultato che riflette l’impegno maggiore degli agenti dopo il ripristino dei controlli alla frontiera con la Slovenia.
Tra il 27 febbraio e il 30 marzo - riferisce una nota della Questura di Trieste – con cadenza pressoché giornaliera, al confine sono state arrestate quattordici persone in flagranza di reato e sette in esecuzione di provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria.
Gli arresti hanno avuto luogo in diverse ore del giorno, dal primo mattino a notte fonda, ai valichi di frontiera nei Comuni di Monrupino, Muggia, San Dorligo della Valle e Trieste. Al termine delle attività gli arrestati, tranne in un caso, sono stati trasferiti al carcere del Coroneo.
Tra gli arrestati, undici sono stati sorpresi mentre tentavano di introdurre nel territorio nazionale 34 migranti privi dei requisiti per l'ingresso e il soggiorno nell’area Schengen.
Due cittadini albanesi di 26 anni sono stati arrestati mentre tentavano di rientrare in Italia, nonostante il divieto di reingresso di dieci anni. Un cittadino romeno di 59 anni, controllato al valico di Fernetti alla guida di un’autovettura con targa romena, è stato arrestato per possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi. La patente di guida e la carta d’identità esibite dall’uomo sono, infatti, risultate contraffatte.
Infine, sono stati arrestati sei destinatari di altrettanti ordini di carcerazione – un cittadino bulgaro, una cittadina croata, due cittadini romeni, un serbo e un albanese – e un cittadino italiano destinatario, invece, di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
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