Premio per la crescita economica e sociale Ecco tutti i vincitori

Sono sette le realtà imprenditoriali del Cervignanese a essersi contraddistinte nel tessuto economico del territorio, aggiudicandosi il Premio produzione lavoro edizione 2019. A essere premiati, alla Casa della musica, sono stati Andrea Zampar di Metalinox, nell’ambito dell’innovazione e dell’industria dell’acciaio inox; Sabrina Corsi di Tecnoart per “Artigiani della bellezza”; Giuseppe Soranzo perché, «con i suoi articoli e componenti elettronici, rappresenta un tassello di storia del commercio della città»; Ilaria Giaccari di Yamamay, attiva nel commercio al dettaglio; l’azienda agricola “Gottardo” e l’agriturismo “La Rosta” per il settore delle produzioni agricole e la ristorazione. Ad Arrigo De Pauli, inoltre, ex magistrato di Cassazione e ora difensore civico regionale, è stato assegnato il Premio alla carriera. Non solo. È stato istituito il nuovo riconoscimento “Dai vita alla tua città”, dedicato a chi, pur non rientrando nella categoria delle persone premiabili, ha dato il suo contributo alla crescita economica e sociale del paese: per l’anno 2019 è stato assegnato a Luca Negro.
«Ideato dall’assessorato alle Attività economiche del Comune di Cervignano e dalla relativa Consulta – spiega il sindaco Gianluigi Savino –, il Premio produzione lavoro punta a valorizzare alcune realtà e persone che non hanno solo lasciato un segno indelebile nell’economia cittadina, distinguendosi nell’ambito del commercio, dell’artigianato e delle professioni, ma anche e soprattutto nel tessuto sociale. Con un centinaio di presenti, l’evento è stato molto partecipato e, come sempre, atteso». «La cerimonia – aggiunge Federica Maule, assessore alle Attività economiche – è sempre emozionante: le persone, le realtà e le attività a cui viene consegnato il riconoscimento sono commosse e grate. È un’esperienza che questa amministrazione porta avanti da diversi anni e che proeguirà certi che, riconoscere l’operato delle nostre attività economiche locali, è essenziale saper condividere i punti di forza di una comunità. Anche perché ogni anno – conclude Maule – è complicato scegliere i premiati perché molte sono le motivazioni che spingerebbero la Consulta a direzionarsi verso l’uno o l’altro riconoscimento». —
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