Prenotazioni al Cup e servizi front office “Caccia” ai gestori

Contenimento dei costi e uniformità del servizio. Con questo obiettivo l’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste ha avviato l’acquisizione di manifestazione di interesse per l’affidamento dei Cup dell’ospedale Maggiore e del Distretto numero 3. Una strada in parte giù battuta. Al momento, infatti, una parte degli sportelli è stata già data in gestione alla Rti composta da “Confini impresa sociale società cooperativa sociale” e “La collina società cooperativa sociale onlus”. Il contratto però è in scadenza al 19 febbraio 2020 e dunque la volontà è di raccogliere delle offerte non vincolanti per poi procedere con la gara.
Il documento relativo alla procedura per il Cup è firmato dal direttore della Struttura complessa approvvigionamento e gestione servizi Giovanni Maria Coloni e prevede come valore complessivo dell’appalto un importo di 749 mila euro. L’invito è rivolto esclusivamente alle cooperative sociali di tipo B, per un periodo di 12 mesi vista anche l’imminente fusione con l’Azienda numero 2 Isontina.
Contrariamente a quanto previsto si tratta solo del servizio di prenotazione e incasso delle prestazioni (Cup) e delle attività di front e back office mentre non sono inclusi gli altri servizi amministrativi. L’obiettivo dell’affidamento del servizio, come detto, è il contenimento dei costi, l’uniformità e la semplificazione nel controllo e nel monitoraggio della fase esecutiva del contratto massimizzando il livello di servizio ed ottimizzando l’utilizzo delle risorse dedicate. A questi motivi si affianca il mantenimento dell’efficienza del servizio esternalizzato rispetto alle situazioni di criticità nella dotazione organica venutesi a creare con il collocamento in quiescenza di diversi operatori. —
A.P.
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