Prima levata di scudi sul nuovo supermercato

Legambiente e M5S criticano l’eccessivo consumo di suolo per la creazione del punto vendita a Panzano
Bonaventura Monfalcone-27.01.2017 Vela e nuovo spazio Coop-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-27.01.2017 Vela e nuovo spazio Coop-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Prima levata di scudi contro il nuovo supermercato che Coop Alleanza 3.0 vuole costruire nell’area compresa tra via Grado e largo della Marcelliana. Contro il progetto si schierano il circolo cittadino di Legambiente e il Movimento 5 Stelle. L’iniziativa, secondo l’associazione ambientalista, dimostra «in modo inequivocabile il disinteresse nei confronti della salvaguardia del bene comune rappresentato dalla terra». Legambiente afferma di trovare “incomprensibile” un’operazione commerciale che, a pochi metri da un supermercato esistente (lo Spak del centro commerciale La vela) e a pochissima distanza da un secondo supermarket (il Dico, in zona Kinemax), veda la realizzazione di un nuovo negozio su terreno vergine.

«Da Coop ci saremmo aspettati un atteggiamento molto diverso - aggiunge Legambiente -, considerata la dichiarata attenzione verso le tematiche ambientali e il rispetto della sensibilità dei propri soci». Sarebbe stato un atto dovuto, secondo Legambiente, ottenere un accordo coi proprietari del centro commerciale La vela per il riutilizzo degli spazi esistenti. L’associazione pone sul tavolo anche la questione della viabilità che, soprattutto in alcune fasce orarie, potrebbe diventare molto problematica, all’uscita dal lavoro delle maestranze di Fincantieri e di altre fabbriche e verso il litorale nei mesi estivi. In termini più generali, poi, «la chiusura del negozio di via Colombo aggiunge un ulteriore elemento negativo: un’altra struttura, così come quella di Gradisca, destinata all’abbandono, in una sorta di muta testimonianza di pessima programmazione e di un approccio culturale alle questioni ambientali a corrente alternata, in ogni caso subordinate a interessi economici». Critica che in questo caso, però, pare rivolta alla pianificazione urbanistica effettuata negli anni dal Comune. È più esplicito nell’addebitare delle responsabilità all’amministrazione il M5S. Anche i grillini rilevano come la decisione lascerà vuoto il fabbricato di via Colombo, creando un’ulteriore possibile zona di abbandono a ingresso città. «Ci chiediamo ancora se dietro a questa per noi inutile operazione non si celi un’altra forma di speculazione edilizia - conclude M5S - che comporti sperpero di suolo in un’area in cui già insiste un centro commerciale con un importante supermercato, oltre che sicuro disprezzo dell’antico sito cultuale del santuario della Beata Vergine della Marcelliana». (la. bl.)

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