Primarie, il Pd sceglie i nomi per il Parlamento

«Cari democratici e democratiche oggi si vota». Il segretario provinciale del Pd Francesco Russo ha rottamato da tempo i termini di “compagni e compagne”. Così sceglie il suono della democrazia per richiamare ai “gazebo” il popolo del centrosinistra per le primarie dei parlamentari dopo il successo di quelle di fine novembre. A Trieste stavolta non si tratta di gazebo: sono state scelte la Stazione Marittima (seggio unico per la città) e le sedi del partito e le case del popolo per la provincia. «L’avevamo detto e siamo stati di parola - spiega Russo -. Se il centrodestra non ci avesse permesso di cambiare il "Porcellum" avremmo chiesto agli italiani di aiutarci a scegliere i parlamentari Pd. La scelta di Berlusconi di far cadere in anticipo il governo Monti ci ha costretto a votare queste primarie in una data difficile, ma siamo sicuri che ne varrà la pena».
I seggi saranno aperti oggi dalle 8 alle 21. Impegnati nelle operazioni di voto un centinaio di volontari (erano 250 nelle primarie a doppio turno di novembre). A confrontarsi volti noti come i parlamentari uscenti Ettore Rosato e Tamara Blažina, oltre a Stefania Iapoce, consigliere comunale dell’Ulivo per due mandati, ma anche giovani sconosciuti come Giancarlo Ressani (dottorando di ricerca in Diritto processuale civile) e Valentina Baldas (insegnante al Galilei e al Volta) pescati dai consigli rionali di Roiano e Opicina. I tre candidati col maggior numero di voti saranno inseriti nelle liste regionali per Camera e Senato.
Per la prima volta si sperimenta il voto di genere nel nome delle pari opportunità: si possono votare due nomi, ma uno dei due deve essere donna. Tra Japoce e Blazina Valentina Baldas, presidente della commissione scuola-sanità del suo parlamentino, sottolinea di essersi «adoperata» contro la centrale a biomassa sul territorio carsico mentre «assieme alle associazioni dei genitori e alle realtà educative del territorio e al Comune» si sta tentando «di creare un progetto che possa mettere in rete i diversi servizi». Baldas intende tra l’altro «valorizzare ricerca ed eccellenza universitaria» della città e continuare «nello sviluppo portuale».
Tornando al voto, tolto di mezzo Russo (che Debora Serracchiani vuole capolista in regione), non c’è partita. Donne a parte (Blazina è blindata dal voto etnico della minoranza slovena) Rosato, a cui non dispiace “vincere facile”, si trova un concorrente maschile perfetto “carneade” della politica. È Giancarlo Ressani, forte delle 73 preferenze che l’hanno catapultato nel parlamentino di Roiano dove come capogruppo del Pd si è distinto per un “amorino” bipartisan con Lucrezia Chermaz eletta nelle file del Pdl. E ora, se non fosse per la sponsorizzazione su facebook di Gianfranco Carbone, vicepresidente socialista della Regione negli anni di Craxi, nessuno se ne sarebbe accorto.
«Sarà una sfida come Davide contro Golia» ammette per primo Ressani che sta armando online la sua fionda. Al suo fianco schierata Eugenia Fenzi, ex consigliere provinciale e portavoce del sindaco Cosolini. Carbone invece da inguaribile “ottimista della volontà”, si diverte a sfornare slogan per il suo pupillo laico e socialista: «Ressani può farcela con l'aiuto di tutti. Per essere Pd non è necessario essere ex Dc».
RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo