Prime bonifiche all’aeroporto “Duca d’Aosta”

Sfalcio dell'erba e sistemazione delle sterpaglie, sostituzioni delle reti danneggiate, verifiche essenziali sulla sicurezza, dal servizio antincendio in giù. Questi i passaggi fondamentali e le tappe che caratterizzeranno nelle prossime settimane il percorso che dovrà portare, auspicabilmente entro due mesi al massimo, alla ripresa del volo e delle attività collegate all'aeroporto “Duca d'Aosta”. E' quanto è stato confermato dal sopralluogo effettuato ieri in via Trieste dal presidente della società consortile Ariano Medeot, per la prima volta dopo la tanto sospirata firma della concessione. «Innanzitutto questa visita è servita per poter valutare la situazione dell'erba e delle sterpaglie assieme all'azienda che si occupa della gestione dello sfalcio, l'azienda agricola Humar – spiega Ariano Medeot -. Stileremo un piano di lavoro e partiremo, così come interverremo per la sistemazione delle recinzioni perimetrali dell'aeroporto, in più parti danneggiate e bucate. Questo servirà anche a risolvere pure il problema legato alla presenza degli ungulati, visto che gli animali entrano ed escono dall'area del “Duca d'Aosta proprio attraverso i buchi nelle reti». Poi i prossimi passaggi saranno legati a tutte le verifiche relative alla sicurezza, dall'essenziale servizio antincendio in poi, e tutte le voci dovranno andare a posto per poter finalmente riprendere l'attività di volo. Ma sempre ieri all'aeroporto si è svolto anche un secondo sopralluogo. Il presidente dell'associazione “Arma Aeronautica” Claudio Marega e Paolo Presi dell'associazione “4° Stormo” hanno valutato le condizioni del monumento al Duca D'Aosta e del lapidario che si trova subito al di là della strada assieme ad un tecnico della ditta Laar di Udine. «Stiamo attivando questa ditta specializzata per poter avere un preventivo di spesa per l'operazione di recupero e sistemazione del monumento – spiegano Marega e Presi -, nella speranza poi di essere ascoltati da chi di dovere, ovvero dal Comando del 4° Stormo dell'Aeronautica militare che oggi ha sede a Grosseto, e dal Comune di Gorizia che a suo tempo si era fatto carico della manutenzione del sito. Appena avremo i preventivi li trasmetteremo». Tra l'altro oggi il 4° Stormo è comandato dal colonnello Marco Lant, friulano già comandante delle Frecce Tricolori.
Marco Bisiach
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