Primo giorno da signor Enel dell’ex presidente Gherghetta

L'Enrico Gherghetta che si affaccia brevemente nell'atrio della palazzina servizi di e-distribuzione (ex Enel Distribuzione) di via Colombo, a Monfalcone, non è così diverso dal politico che solo una settimana fa chiudeva, non solo simbolicamente, la Provincia di Gorizia. Giacca e pantaloni blu, Gherghetta non ha abbandonato la "divisa" da presidente. Del resto non incompatibile con il lavoro di impiegato tecnico dell'ex Enel Distribuzione, dove è rientrato in questi giorni, sapendo, comunque, che la permanenza durerà solo qualche mese. Nel 2017 Gherghetta andrà in quiescenza, «dopo 43 anni di lavoro», come tiene a ribadire. «Nessuno scivolo, nessun bonus», dice l'ex presidente della Provincia, che al suo rientro, dopo 18 anni, nel suo posto di lavoro ha ritrovato in pratica tutti i colleghi di un tempo. Quelli rimasti, s'intende, perché in quasi vent'anni è cambiato molto, se non tutto, nel comparto energetico, con lo smantellamento del monopolio di Enel, proprietaria fino agli anni '90 della centrale termoelettrica di Monfalcone e di quello che vi ruotava attorno (come gli uffici tecnici di via Colombo), la privatizzazione della vendita e della produzione dell'energia, la creazione di Terna, società proprietaria e gestore delle linee ad alta tensione. «Qua siamo rimasti una decina, ma eravamo circa 180 in regione un tempo», commenta un collega "storico", che, vestito in modo molto più casual, ha accompagnato Gherghetta alla porta che separa l'ingresso dall'area in cui si aprono gli uffici e dove è stato trovato uno spazio anche per l'ex presidente della Provincia. Gherghetta pare del tutto consapevole della provvisorietà del suo rientro e quindi del tutto deciso a dare una mano per quanto possibile ai colleghi. «Mi sono messo a disposizione - conferma Gherghetta, che prima di passare alla politica a tempo pieno era un progettista di Enel - e do una mano». Ora, i dipendenti di e-distribuzione della sede di Monfalcone si occupano degli interventi più importanti sulle linee a media tensione, mentre nella palazzina poco distante, in direzione di Trieste, si gestiscono gli allacciamenti delle abitazioni. In via Colombo l'ex presidente conferma che rimarrà qualche mese, continuando comunque a non sbilanciarsi sulla data del suo pensionamento. Meritato, come lascia intendere. «Ho iniziato a lavorare a 16 anni, quando sono entrato in fabbrica, alla Detroit - ricorda -, dove sono rimasto dal 1973 al 1981, quando ho vinto il concorso e sono passato in Enel». Il servizio attivo per l'azienda è durato fino al 1998 e all'elezione, con 1.400 preferenze, in Consiglio regionale, dove fu poi riconfermato cinque anni dopo (con quasi 1.700 preferenze), per poi candidarsi nel 2006 a presidente della Provincia, ruolo ricoperto per dieci anni. Senza mai smettere di contare all'interno del partito, che si trattasse del Pci e dei Ds prima, dell'Ulivo e del Pd poi. All'indomani, o quasi, della vittoria del "no" al referendum sulla riforma costituzionale e a un mese dalla vittoria del centrodestra nella sua città, governata per 25 anni di fila dal centrosinistra, Gherghetta questa volta glissa su quanto sta accadendo all'interno del Pd locale. Chi sperava in un pensionamento anche dalla politica, però, non ci conti.
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