Pro loco al palo l’Agosto Ronchese esce dal cartellone

Dopo 49 anni la manifestazione rischia di scomparire Nessun risultato dalla riunione per salvare l’associazione
Di Luca Perrino
Altran Agosto Ronchese
Altran Agosto Ronchese

RONCHI DEI LEGIONARI. È putroppo più che un’ipotesi. Dopo 49 anni l’Agosto Ronchese sparisce dal cartellone delle manifestazioni estive cittadine. Una tradizione che si interrompe, un momento di svago e di ritrovo per migliaia di ronchesi che, stando alla situazione attuale, finisce inesorabilmente nell’album dei ricordi.

La causa? La Pro loco di Ronchi dei Legionari, fondata nel 1967, non riesce a riprendere quota.

Da mesi, infatti, si cerca un successore a Giovanni Bertossi, il presidente che ha retto le sorti dell’associazione negli ultimi quattro anni. Ma si cerca anche un direttivo capace di portare avanti le tante iniziative che erano prerogativa della Pro loco, Agosto Ronchese compreso. Che, in poche settimane, anche se si dovesse insediare un nuovo gruppo dirigente, è estremamente difficile riuscire a organizzare.

Lunedì sera, nonostante le buone premesse della vigilia, dal camino è uscita l’ennesima fumata nera. Dei dodici candidati si sono presentati solamente sei e, nonostante la volontà di Bertossi di entrare nel direttivo seppur senza incarichi di vertice, un distinguo di uno dei candidati, Aldo Stefanich, ha fatto saltare il banco.

A nulla sono valsi gli appelli dell’assessore Gianluca Masotti che, dopo due ore di estenuanti trattative, non ha potuto far altro che rinviare il tutto fra un pò di settimane.

Ci si ritroverà attorno al 18 luglio, ma allora sarà tardi per mettere in cantiere l’edizione numero 49 dell’Agosto Ronchese.

Dei fasti dell’Agosto Ronchese anni Settanta e Ottanta si ricordano tutti. La scuola media e la palestra comunale trasformate in quartiere fieristico, le cucine che sfornavano migliaia di pasti ogni sera, ospiti di grido come Pippo Baudo, Gigi Sabani e perfino le tappe di Miss Italia.

Negli ultimi anni la formula era stata cambiata e ai tempi della presidenza di Lucio Aiani era stata anche aggiunta un’area cultura, anche in questo caso con nomi illustri come le giornaliste Giovanna Botteri e Milena Gabbanelli. Poi il lento e inesorabile declino, quella curva che coinvolge tutte le associazioni e la voglia del team guidato da Bertossi di voltar pagina. A mettersi in mezzo anche la burocrazia, le leggi e leggine che non permettono, come un tempo, di promuovere una manifestazione senza rispettare regole onerose. E, poi, i soldi che mancano, i finanziamenti che arrivano con il contagocce. Oggi la Pro loco è un'associazione priva di spina dorsale, ci sono manifestazioni di interesse ma poi tutto, com’è successo, finisce in una bolla di sapone.

«In queste settimane – commenta Masotti – cercheremo di ricucire questa ferita dolorosa, sperando nella buona volontà delle persone e nella consapevolezza di tutti che non si può avere una città senza la sua Pro loco».

Nell’attesa resta l’amarezza che, dopo 49 anni, l’Agosto Ronchese non ci sarà più e che non tutti hanno fatto il loro dovere per salvare il salvabile.

@luca_perrino

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