Pro loco di Fogliano, il fondatore Visintin torna in sella

FOGLIANO. A 55 anni da quando ne fu tra i fondatori e dopo aver ricoperto la carica di presidente per 10 anni, fino al 2009, Franco Visintin torna in sella alla Pro loco di Fogliano Redipuglia. E ci...
Bumbaca Gorizia 16.12.2014 Fogliano onorificenza ex sindaco Visintin Ungheria Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 16.12.2014 Fogliano onorificenza ex sindaco Visintin Ungheria Fotografia di Pierluigi Bumbaca

FOGLIANO. A 55 anni da quando ne fu tra i fondatori e dopo aver ricoperto la carica di presidente per 10 anni, fino al 2009, Franco Visintin torna in sella alla Pro loco di Fogliano Redipuglia. E ci sono volute ben quattro sedute per convincere Visintin, che lo scorso anno aveva lasciato anche la carica di amministratore, ad accettare di candidarsi. La sua rielezione, a tempo, è stata votata all’unanimità. A tempo, sì, perché rimarrà alla guida sino al 2018, ovvero sino alla fine delle iniziative messe in cantiere per il centenario della Grande guerra. Carlo Forte e Marino Semeraro assumono la vicepresidenza. La segreteria viene affidata a Roberto Puntin, mentre i rimanenti consiglieri saranno operativi nelle altre tre aree di gestione. Si tratta di Giorgio Cian, Sergio Minin, Maurizio Toso, Albertina Buoro, Franco Petrinelli, Albano Zorzin, Alberto Sabadin, Luciano Greggio, Luciano Franceschin, Gianfranco Calligaris, Paolo Cechet, Maurizio Vanon, Lina Bressan, Maria Nessi e Fabio Cattarin.

«Non posso che avere molta, molta amarezza nel dover constatare la mancata adesione di persone per ricoprire questo incarico - dice Visintin - soprattutto per non aver potuto trovare dei giovani e lasciando così a chi si dovrebbe metter da parte l'onere di continuare questa missione. Sarà vero che c’è una maturata esperienza, che esiste del carisma almeno per tanti, ma rimangono sempre 70 anni e il futuro è affidato solo alla buona salute». Una situazione di stallo inaudita, quella che si è creata nelle ultime settimane, contrassegnate anche da una visibile frattura con l’amministrazione comunale, per una realtà associativa di notevole spessore che conta oltre 1500 soci e che lavora per la comunità da oltre 50 anni, meritandosi riconoscimenti internazionali. Situazione che, se non fosse stata risolta in tempi brevi, avrebbe comportato obbligatoriamente la chiusura dell’associazione. (lu.pe.)

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