Profughi di ieri e migranti di oggi a confronto

Profughi di ieri e profughi di oggi, con le loro storie, le tribolazioni, gli avvenimenti che li hanno costretti a lasciare la propria terra per cercare una vita migliore fuggendo violenze e soprusi. Se ne parlerà oggi alle 17, alla libreria Minerva di via San Nicolò in una tavola rotonda organizzata dal Circolo di cultura “Istria”, con l’obiettivo di ragionare e riflettere sull’attuale esodo che vede le popolazioni del medio oriente e oriente ripercorrere, con tempi e modalità diversi, il calvario affrontato dopo il secondo dopoguerra dagli istriani e dai dalmati.
“Profughi di ieri, rifugiati di oggi”, questo il titolo dell’evento condotto da Biagio Mannino, prevede la partecipazione di profughi afghani e istriani, del presidente del Circolo Istria Livio Dorigo, dello scrittore Alberto Flego e di Peppe Dell'Acqua, psichiatra dell'équipe di Basaglia. «Sarà un’occasione per parlare in modo diffuso e allargato di accoglienza - spiega Livio Dorigo - e per gli intervenuti sarà un’opportunità per raccontare le proprie esperienze di esuli in terra straniera, di far conoscere i pregiudizi che li hanno accompagnati, le difficoltà incontrate e tanto altro ancora». Alla tavola rotonda è prevista la partecipazione di rappresentanza di studenti e docenti delle classi quinte dell’istituto Da Vinci, Carli e Sandrinelli, che presenterà una brochure realizzata in proprio: «Il confine orientale - Storia e storie nei 70 anni dall'inizio dell'esodo istriano», è una ricerca con riferimenti anche ipertestuali, che si è posta l’ambizioso obiettivo di una riflessione oggettiva sul significato di confine, sul recupero di informazioni e sul ricordo, sulle conseguenze dell'esodo e sul significato di cittadinanza. La brochure è correlata con cartine e foto significative. «Sulla scorta di questo contributo - aggiunge Dorigo - gli studenti hanno compreso il valore dell'accoglienza riconoscendo dignità e identità ai loro compagni provenienti da altre terre. Dobbiamo capire che i fenomeni migratori sono appena all'inizio. Non solo guerre e conflitti, ma i cambiamenti climatici, la desertificazione e l'esodo naturale stanno obbligando intere popolazioni a lasciare le terre d'origine. Queste problematiche vanno affrontate tenendo bene a mente che proprio dall'Italia sono partiti nel passato tanti flussi migratori».
(m.lo.)
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