Protezione civile, destinati 480 mila euro per la nuova sede

Dotata di mezzi sempre più adeguati, forte di 81 volontari preparati, la Protezione civile di Monfalcone potrà contare a fine primavera del 2016 su una sede adeguata. È l’obiettivo dell’assessore...
Bonaventura Monfalcone-04.10.2014 Consegna nuovo mezzo protezione civile-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-04.10.2014 Consegna nuovo mezzo protezione civile-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

Dotata di mezzi sempre più adeguati, forte di 81 volontari preparati, la Protezione civile di Monfalcone potrà contare a fine primavera del 2016 su una sede adeguata. È l’obiettivo dell’assessore delegato Gualtiero Pin, dopo che con l’ultima variazione di bilancio l’amministrazione ha deciso di destinare parte dell’avanzo economico di 480mila euro alla realizzazione del primo lotto della struttura. Il primo nucleo della nuova sede dovrebbe richiedere un investimento di 570mila euro. «L’area in cui costruire le strutture fondamentali per garantire la migliore operatività possibile al nostro nucleo di Protezione civile - afferma - è già stata individuata e abbiamo avviato la trattativa con il Consorzio industriale per l’acquisto del terreno». L’area si trova in via Chico Mendes, nella zona industriale Schiavetti Brancolo, non troppo lontano dal Magazzino comunale, dove, ad esempio, è stoccato il sale che la Protezione civile è incaricata di spargere sulle strade, come il personale dei Servizi tecnici, in caso di nevicate o formazione di ghiaccio.

La localizzione in via Mendes è stata ritenuta ottimale, vista la vicinanza di vie a più rapido scorrimento come via Grado e della “bretellona” verso il casello autostradale di Redipuglia, per garantire una rapida operatività ai mezzi. Quanto rischia, invece, di diventare sempre più difficoltoso dall’attuale sede di via Colleoni, inserita quindi in una Zona a traffico limitato il cui varco sarà a breve controllato in modo automatico attraverso una telecamera. La rimessa per i mezzi sta diventando inadeguata, mentre la sede dimostra sempre più la sua età. Il nucleo monfalconese di Protezione civile rimane sempre ospitato in uno dei prefabbricati utilizzati per dare una sistemazione di emergenza nel 1976 ai terremotati del Friuli. «Per riparare gli ultimi fenomeni di infiltrazioni piovane, il Comune ora spenderà 7mila euro», osserva il consigliere Andrea Davanzo, delegato dal sindaco Silvia Altran a seguire l’attività del gruppo. Parte dei materiali necessari all’attività, programmata o in caso di emergenza, è fra l’altro sistemata in una pertinenza della caserma, demolita, del Corpo forestale regionale nella zona di via Romana. La logistica non aiuta, quindi, una squadra molto numerosa, attenta al proprio aggiornamento e che negli anni ha diversificato le proprie attività e allacciato rapporti di collaborazione con nuclei della provincia di Trieste e di Udine. Al di là della storica (35 anni) e indispensabile attività di anticendio boschivo, la Protezione civile di Monfalcone mette a disposizione una squadra nautica che collabora con la Capitaneria di Porto per il monitoraggio della costa previsto dal progetto “Mare Sicuro”, con l’ausilio dell’imbarcazione in dotazione. Stretta anche la collaborazione con il Soccorso alpino Cnsas della stazione di Trieste, nell’ambito della ricerca di persone disperse. Senza contare il supporto alla realizzazione di manifestazioni in città.(la.bl.)

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