Pugni al medico che gli nega i farmaci, arrestato

Ai domiciliari un ventiseienne con problemi di droga seguito dal Sert. Prognosi di una settimana per lo psichiatra aggredito
Silvano Trieste 18/08/2016 SERT, Dipartimento delle Dipendenze
Silvano Trieste 18/08/2016 SERT, Dipartimento delle Dipendenze



Un pugno in faccia, poi una testata. Così, all’improvviso. La vittima è uno psichiatra del Sert di San Giovanni, il servizio del Dipartimento delle dipendenze di Trieste che fa capo all’Azienda sanitaria. Il medico è stato aggredito da un ventiseienne triestino con gravi problemi di droga. Pretendeva il metadone. Ma di fronte al rifiuto del dottore, il giovane lo ha aggredito violentemente. Dopo l’episodio il ragazzo è stato arrestato. Ora è ai domiciliari.

La vicenda - purtroppo non la prima che si verifica nella struttura del parco di San Giovanni - risale a pochi giorni fa, martedì scorso per la precisione, ma è emerso soltanto adesso.

È pomeriggio quando il ventiseienne triestino si reca al Sert con l’intenzione di ritirare alcune boccette di metadone, regolarmente prescritte come terapia sostitutiva della dipendenza da stupefacenti. Ma il giovane, conosciuto e seguito dal personale del servizio, quel giorno è agitato. Molto agitato. Un infermiere se ne accorge e chiama immediatamente lo psichiatra che risulta in turno in quel momento. L’operatore del Dipartimento, di fronte all’evidente nervosismo del paziente, prima di consegnarli il farmaco ritiene insomma più opportuna una valutazione dello specialista. Il medico, come di regola dinnanzi a situazioni analoghe, decide di non procedere con la terapia e invita il tossicodipendente ad accomodarsi in un’altra stanza per un colloquio con uno psicologo. Ma in quel momento il ventiseienne vede sulla scrivania dell’ambulatorio una delle boccette di metadone e la afferra, tentando di prendere anche altre due. Il medico cerca di fermarlo, frapponendosi tra lui e la scrivania. È a quel punto che il giovane si scaglia sullo psichiatra colpendolo prima con un pugno al naso, quindi con una forte testata al volto sul lato dell’occhio sinistro. Poi si butta a terra, sbatte la nuca contro la parete rompendo la boccetta. E fugge facendo perdere le proprie tracce.

Le forze dell’ordine sono riuscite a individuare l’aggressore nel giro di un paio d’ore. Il giovane è stato arrestato. Nel corso dell’udienza di convalida davanti al gip Luigi Dainotti (pm Pietro Montrone), l’indagato ha ammesso di aver sferrato la testata al medico, ma ha affermato di averlo fatto “involontariamente” negando anche il pugno. Poi si è detto rammaricato, offrendo le proprie scuse.

Il ventiseienne ha già precedenti per rapina. Il gip Dainotti ha disposto a suo carico gli arresti domiciliari, delegando la Questura di Trieste al controllo del rispetto della misura cautelare. L’uomo, infatti, è ritenuto aggressivo e violento, incapace di gestire i propri impulsi. C’è il forte pericolo che possa ripetere comportamenti analoghi.

Nessuna grave conseguenza, fortunatamente per lo psichiatra del Sert: oltre allo choc, ha riportato un trauma cranico facciale giudicato guaribile in una settimana.



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