Punta Spin aggiudicato per 7,5 milioni

Assegnazione provvisoria alla Società agrituristica Lignano srl della famiglia Andreatta. Per superarlo serve un rilancio del 10%
Altran Monfalcone 19/08/2008 Grado, campeggio Punta Spin - Foto di Roberto Coco
Altran Monfalcone 19/08/2008 Grado, campeggio Punta Spin - Foto di Roberto Coco
GRADO. Per 7 milioni 550mila euro, poco più dell’85% del prezzo di stima, dunque un investimento ragguardevole, la Società agrituristica Lignano srl si è aggiudicata, in via provvisoria, il camping Punta Spin di via Monfalcone 10 a Grado. Assieme al Laguna palace hotel il residence era finito nell’iter fallimentare dichiarato (con sentenza definitiva) lo scorso 14 dicembre.


Ieri alle 12 gli Andretta – famiglia di imprenditori già nel ramo, che nella località balneare friulana gestiscono strutture alberghiere e un campeggio – si è presentata con un legale rappresentante davanti a Giovanni Sansone, presidente del Tribunale di Gorizia e giudice delegato del procedimento, per partecipare alla gara. Lo scorso 19 giugno, ultimo giorno di deposito delle offerte, aveva manifestato concretamente il proprio interesse, avanzando una cauzione di 800mila euro in assegni circolari. Non era stata tuttavia l’unica realtà a farsi viva. Un altro soggetto pure aveva espresso la propria offerta, pari però a 2,7 milioni, decisamente al di sotto della quotazione fissata nel bando d’asta di 8.830.000 euro. Così, data l’esiguità della somma, non è stata considerata ammissibile e ieri si è proceduto all’aggiudicazione provvisoria dell’unica proposta risultata valida.


Un’offerta apparsa agli occhi del curatore, l’avvocato triestino Massimo Simeon che con profitto sta amministrando in esercizio provvisorio il Punta Spin e il Laguna palace hotel, su indirizzo del Tribunale, senz’altro «solida» negli intenti d’investimento sull’Isola. Gli Andretta «si sono impegnati a mantenere l’occupazione» stagionale (il contratto è in scadenza a settembre e verrà mantenuto vigente) e a tempo indeterminato. Si tratta di una decina di persone in tutto.


L’aggiudicazione provvisoria non esclude tuttavia ci possa essere un’acquisizione definitiva da parte di altro soggetto: chiunque, fino a giovedì 29 giugno, può presentare ulteriori offerte migliorative rispetto alla presente di Lignano, purché risulti il 10% superiore al prezzo di aggiudicazione, cioè almeno 8,3 milioni. In ogni caso 530mila euro inferiore alla stima. «Non si può escludere – sottolinea Simeon – che qualcuno rimasto fin qui a guardare, dopo aver visitato il sito, possa esporsi avanzando un’offerta migliorativa. Ognuno segue le sue strategie». Dovesse ciò accadere, la nuova gara, cui di diritto parteciperebbe la famiglia Andretta per un eventuale rilancio, si terrebbe il 3 luglio.


Per il curatore, quello fin qui raggiunto, è già un «ottimo risultato»: la cifra in ballo, il curriculum dell’imprenditore dietro la srl aggiudicataria, peraltro proveniente dal Fvg e attivo nel settore ricettivo con aziende proprie, il mantenimento della forza lavoro (nonostante il fallimento nessun dipendente ha perso impiego), sono indici di «serietà» e «assenza di intenti speculativi». Non dovessero prospettarsi ulteriori offerte al rialzo, la Società agrituristica Lignano srl acquisirà allora gli immobili di proprietà e in concessione, le attrezzature, personale e avviamento.


Relativamente al primo lotto finito all’asta, che riguarda invece il ramo d’azienda in esercizio costituito dal Laguna palace di riva Brioni 17, nessuna offerta è giunta per tempo. Così la relativa asta, per un valore stimato in 9.650.000 euro, è andata ieri deserta. Non per scarso interesse, anzi. Almeno cinque persone hanno visitato la struttura e sono stati 40 – tra Punta Spin e Laguna – gli accessi registrati al sito web allestito ad hoc dal curatore per l’operazione Grado. Molta attenzione, quindi. Qualcuno, a dirla tutta, ha anche parlato di soldi con l’avvocato triestino e ha ammesso d’aver troppo tardi preso atto della scadenza del bando. «Quando gli offerenti avanzeranno una proposta – conclude Simeon – allora, se valida, pubblicherò un nuovo bando, la cui stima verrà concordata col giudice Sanson». Se ne parlerà dopo le ferie, comunque. Alla larga chi punta a svendite: l’esercizio provvisorio prosegue addirittura segnalando record di produzione a giugno (500mila euro di camere vendute). E con questi conti rosei, il curatore è pronto a proseguire.


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