«Quei pini sono pericolosi» Una petizione a Staranzano

STARANZANO. Una raccolta di firme dei residenti di via monsignor Faidutti a Staranzano, per abbattere nove pini marittimi che potrebbero cadere mettendo a rischio l’incolumità delle persone. Non bastano infatti secondo gli abitanti le potature effettuate nei giorni scorsi, i rami raggiungono le case e le radici hanno sollevato la pavimentazione stradale e messo in crisi anche l’impiantistica sottostante: fognature, cavi elettrici e telefonici.
Dopo un sopralluogo effettuato anche ieri da alcuni abitanti è emerso che le piante, hanno ancora un mantello molto ampio, e c’è la possibilità che qualche ramo cada quando c’è forte vento. Inoltre è peggiorato il dissesto del manto stradale senza considerare poi l’incognita del probabile danneggiamento della rete fognaria. «Non abbiamo nulla contro gli alberi– spiega uno dei residenti che parla per tutti – anzi a noi il verde piace, ma così non si può più andare avanti. Con l’avvicinarsi della primavera con le piante che si rinvigoriscono. Abbiamo più volte parlato in Comune di questo problema, tutte parole gettate al vento. Guardi in che modo è ridotta la strada è piena avvallamenti ed è pericolosa non solo per le auto ma soprattutto per gli anziani che possono cadere facilmente e fratturarsi una gamba. Chi paga? Prima che sia troppo tardi sarebbe auspicabile per il Comune sistemasse la questione. Abbiamo cominciato una petizione, la manderemo al Comune e se non avremo risposte andremo avanti». Sul problema l’amministrazione, tuttavia, è già impegnata da tempo per trovare una soluzione come in altre parti del paese. E’ ancora viva, infatti, la polemica tra favorevoli e contrari per il taglio di 14 pini marittimi in via Battisti a Staranzano (altri quattro sono stati tagliati nello scorso novembre), dei quali attualmente ne sono rimasti solo cinque.
L’abbattimento delle piante, infatti, viene effettuato “a blocchi” non appena il Comune ha risorse disponibili. Del caso si stanno interessando anche Adriano Ritossa e Pasquale Pusateri del gruppo “Alternativa” che, proprio nei giorni scorsi, hanno presentato sull’argomento un’interpellanza al sindaco di Staranzano, Riccardo Marchesan.
«E’ evidente - afferma Ritossa - che il pino marittimo è un albero da porre a dimora su terreni liberi, quindi sgombri da aree in cui si trovino servizi a rete o in prossimità di strade e abitazioni, a causa dei danni che l’apparato radicale degli stessi crea nell’area circostante. E’ vero che il Comune ha effettuato alcune potature in altre zone e dei nove pini in via Faidutti, però confidavo in un loro abbattimento e nello stesso tempo in una sostituzione con altre essenze arboree che non presentino radici che fuoriescono dalla pavimentazione. Inoltre c’è da considerare gli aghi che lasciano cadere i pini che ostruiscono i tombini e impediscono all’acqua di scorrere, oltre all’azione delle radici sull’impiantistica interrata». Secondo “Alternativa” è giunto il momento di affrontare e risolvere il problema provvedendo all’abbattimento delle piante e nello stesso tempo effettuare la riasfaltatura.
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