Raffica di ricorsi per contratti “estorti”nel settore energia

La denuncia presentata da Federconsumatori e Adoc: «Con il sistema del porta a porta sono stati stipulati contratti con firme false o addirittura mai sottoscritti»
Di Giulia Basso
Un utente controlla una bolletta del gas in una immagine di archivio.Nel biennio 2008-2009, in piena crisi economica, i consumi delle famiglie italiane hanno registrato una contrazione media annua del 2,1%: un salto all'indietro che riporta a livelli precedenti il 1999. L'analisi oggi 10 gennaio 2011 , e' di Confcommercio, secondo la quale la vera ripresa arriverà solo nel 2012.ANSA
Un utente controlla una bolletta del gas in una immagine di archivio.Nel biennio 2008-2009, in piena crisi economica, i consumi delle famiglie italiane hanno registrato una contrazione media annua del 2,1%: un salto all'indietro che riporta a livelli precedenti il 1999. L'analisi oggi 10 gennaio 2011 , e' di Confcommercio, secondo la quale la vera ripresa arriverà solo nel 2012.ANSA

Con la liberalizzazione del mercato dell’energia i triestini si sarebbero aspettati il vantaggio di bollette più basse, ma per ora devono fare i conti con problemi a non finire, segnalati dalle associazioni per la tutela dei consumatori: firme estorte dai venditori porta a porta con la garanzia che il contratto potrà essere confermato o rifiutato solo con una successiva telefonata da parte della società, contratti mai sottoscritti che entrano ugualmente in essere, casi di doppia fatturazione da parte di fornitori diversi, aziende di consulenza che si presentano come “agenzie per la tutela dei consumatori” sfruttando il materiale informativo di associazioni per la tutela dei consumatori, che non ne hanno però mai autorizzato l’utilizzo. E ancora: riscossione crediti immediatamente esternalizzata ad agenzie specializzate, che non vanno molto per il sottile per ottenere il dovuto; mancanza di un rapporto diretto con l’azienda fornitrice, che ormai lavora solo attraverso call center.

Una vera e propria giungla, che a volte si muove al confine della legalità e all’interno della quale per l’utente è davvero difficile districarsi. Tanto che, fanno sapere Adoc e Federconsumatori, ormai il 40% delle segnalazioni che arrivano alle associazioni per la tutela dei consumatori riguardano proprio il mercato dell’energia, non tanto quello a maggior tutela, gestito a Trieste dal fornitore storico AcegasAps, ma quello libero, gestito principalmente, per quanto riguarda Trieste, da Enel, ma anche da Sorgenia ed Eni.

«A Trieste AcegasAps non opera tramite il porta a porta», conferma Maurizio Stefani, responsabile delle relazioni esterne di AcegasAps. Enel Energia lo fa, ma, garantisce Annelise Arcuri, responsabile Enel vendite mass market macroarea Nord Est, «per evitare situazioni spiacevoli, purtroppo possibili, l'azienda ha adottato un sistema di controlli e sanzioni per verificare la regolarità della procedura di presentazione e vendita porta a porta».

Da parte loro le associazioni per la tutela dei consumatori non ci tengono a rendere troppo noti questi casi, temendo ritorsioni delle aziende fornitrici con le quali poi è comunque necessario rapportarsi per trovare delle soluzioni condivise. Ma alla fine raccontano. Sia Adoc, sia Federconsumatori, sia Adicon di Trieste segnalano casi di presunta truffa: contratti sottoscritti con presunte firme false, che previa verifica vengono poi sottoposti alle autorità competenti. «Un caso lo abbiamo portato proprio in questi giorni all’attenzione di polizia e carabinieri – spiega Anna Buchhofer, di Adicon -: la firma era palesemente falsa». O casi al limite della legalità: un venditore porta a porta Enel che, nella speranza di intascare la provvigione, garantisce al cliente che la firma che apporrà sul contratto che gli viene sottoposto è una formalità che dovrà poi essere confermata telefonicamente, pena la nullità della sottoscrizione. E così dovrebbe essere anche stando all’Autorità per l’energia elettrica e il gas, che proprio a causa della mole di reclami ricevuti ha introdotto, con la delibera 153/2012 una “procedura di ripristino”, a tutela di quei clienti raggirati che hanno sottoscritto un contratto non richiesto porta a porta o per telefono. Ma neppure questa delibera garantisce che «il cliente che si troverà per le mani un contratto non richiesto avrà la possibilità di tornare al precedente fornitore in modo automatico e senza alcun costo», come scrive l’Authority: nel caso di Enel per esempio non c’è nulla di automatico e per recedere dal contratto è comunque necessario inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno, con una spesa di una decina di euro, a una casella postale di Potenza.

Dall’Authority fanno comunque sapere che non esiste un caso Trieste: la situazione è la stessa in tutta Italia e gli sportelli per il consumatore da loro attivati ricevono questo tipo di reclami quotidianamente.

È tutto triestino invece il caso di “Giusto Consumo”: «Negli ultimi tempi agli utenti triestini - racconta Antonio Feronato, responsabile provinciale regionale Adoc e conferma Giuliano Coronica di Federconsumatori - si presentano i consulenti di “Giusto Consumo”, una sorta di “agenzia di brokeraggio” che si presenta come un’agenzia per la tutela dei consumatori, che fornisce gratuitamente consulenze per aiutare il cliente a scegliere il contratto più conveniente nel ramo dell’energia». Per avvalorare la propria tesi, Giusto Consumo «distribuisce dépliant di Federconsumatori, senza però essere mai stata autorizzata a farlo», dichiara Giuliano Coronica. Da Giusto Consumo, che sul suo sito web riporta in effetti la dicitura “Agenzia per la tutela del consumatore”, fanno sapere di essere «un’agenzia di consulenza, sovvenzionata dalle aziende per fornire consulenze gratuite per orientare il consumatore nella giungla di offerte che il mercato dell’energia liberalizzato offre», come spiega Antonietta Calvello, titolare dell’agenzia. Che conferma la distribuzione di dépliant di Federconsumatori e l’esistenza di un accordo con l’associazione.

Meno grave, ma pur sempre problematico, è il rapporto dell’utenza con le bollette della luce e del gas di tutti i fornitori: tra letture stimate, conguagli, storni e ristorni sono in tanti, soprattutto i più anziani e gli stranieri, a non capirci niente. E a catapultarsi nelle sedi delle associazioni consumatori per chiedere aiuto. Il rapporto diretto con le aziende rimane spesso pura utopia. In questa direzione va Enel, con l’apertura a giorni di un punto informativo in galleria Tergesteo.

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