Red Bull Austria guiderà l’Hannibal con il velista olimpionico Steinacher

Giusto il tempo di finire la festa per il trionfo di Max Verstappen che ha centrato l’obiettivo del Gran premio di Imola con il primo posto, la Red Bull passa al secondo obiettivo della settimana: il Marina Hannibal di Monfalcone. Ieri in tarda mattinata il blitz del gruppo austriaco, arrivati direttamente da Imola per prendere possesso della nuova proprietà e per incontrare nel pomeriggio maestranze e addetti, dal cantiere allo yacht club, allenatori della scuola di vela Tito Nordio compresi. A guidare la delegazione (cinque persone, tra questi i protagonisti della trattativa di vendita) Hans-Peter Steinacher, responsabile della Red Bull Extreme Sailing. Si tratta di un velista, campione olimpico austriaco. Ha vinto due medaglie d’oro: una alle Olimpiadi di Sydney 2000 nella classe tornado insieme a Roman Hagara e una ad Atene 2004 sempre nella classe tornado anche in questo caso con Hagara. Ha partecipato anche alle Olimpiadi 2008. Sarà lui a guidare dal primo giugno, come amministratore delegato, il Marina Hannibal (al posto dell’attuale imprenditore Carlo Cazzaniga) che diventerà il punto di riferimento degli sport velici della Red Bull e dell’intera Austria.
Come ha “messo le ali” alla Rb16B di formula uno e a tante altre attività sportive che danno spettacolo in tutto il mondo, il colosso austriaco intende mettere le ali anche al settore della vela all’Hannibal che diventerà un punto di riferimento anche della vela più innovativa e tecnologica, quella che ha fatto sognare tutti gli appassionati durante la Coppa America con le barche che volano grazie ai foil. E chissà che la Red Bull faccia arrivare a Monfalcone proprio un suo testimonial come Jimmy Spithill, il timoniere australiano di Luna Rossa. Ieri pomeriggio Steinacher ha incontrato gli addetti e le maestranze dell’Hannibal, questa mattina sarà in visita istituzionale assieme alla delegazione della Red Bull dal sindaco, Anna Cisint.
Quasi 300 i posti barca del marina (che recentemente si è allargato) per yacht fino a 40 metri di lunghezza e fino a 10 metri di pescaggio, che si affaccia sul bacino di Panzano con acque «a bassa salinità per la presenza di acqua dolce proveniente dall’Isonzo - recita la presentazione del sito - sempre pulite per i flussi di marea che garantiscono una migliore conservazione dell’opera viva delle imbarcazion»i. Accanto al marina un’enorme area con capannoni, un cantiere nautico di alto livello (sono stati di recente ultimati i refitting completi di un traghetto di Venezia) una zona residenziale-sportiva con bungalow. Una realtà che dà lavoro a circa 20-25 persone oltre a una serie di addetti dell’indotto impegnati dalle officine al settore pitturazioni fino ai meccanici.
C’è pure un eliporto dove spesso atterrano gli elicotteri di facoltosi clienti, probabilmente anche degli stessi austriaci di Red Bull che da tempo avrebbero delle imbarcazioni ormeggiate all’Hannibal come tanti altri connazionali, oltre a tedeschi ed altri ancora. Un marina «ubicato geograficamente nella miglior posizione europea, fra Est ed Ovest con Istria e Dalmazia dirimpettaie, per gente che va per mare coi più alti criteri della nautica. Ti invidio Sergio!» rispose così, racconta la storia dell’Hannibal, Beppe Croce, autentico numero uno della vela mondiale, quando vide l’Hannibal per la prima volta, rivolgendosi all’amico Sorrentino, olimpionico della vela che aveva avuto l’idea di fondare questo marina, il primo in Italia, così chiamato in onore dell’amico e compagno di equipaggio Annibale Pelaschiar, a tutti noto come Hannibal.
Sarà certamente questa storia, oltre all’esperienza per la frequentazione del marina da anni, ad aver convinto i vertici della Red Bull che hanno sfilato l’Hannibal a un altro concorrente, un vero big, come Marinedi, un gruppo con un portafoglio di ben 24 marina in Italia di cui 13 operativi e 11 in sviluppo, sia nell’Adriatico che nel Tirreno. Marinedi, che era già una splendida opportunità per il rilancio del sito, era già in possesso del 49% della proprietà dell’Hannibal. Ma con un colpo di scena degno delle grandi trattative ecco l’offerta di una banca salisburghese (per conto della Red Bull) che ha rilanciato con un offerta economica (per avere il pacchetto) che Marinedi non poteva rifiutare vista la plusvalenza dopo l’investimento durato solo pochi mesi.
Non si conoscono nel dettaglio i contorni finanziari dell’operazione della Red Bull, probabilmente saranno resi noti nei prossimi giorni. Secondo le stime il valore dell’intero comprensorio si aggirerebbe attorno ai 9 milioni, sull’Hannibal poi c’era una quota di debiti da tempo in mano alle banche (nel 2018 la cifra si attestava sui 4 milioni), che comunque che negli anni si è ridotta visto che da tempo il marina ha prodotto risultati dal punto di vista gestionale con il cantiere. Ora il nuovo capitolo: da un campione olimpionico come Sorrentino a uno austriaco come Steinacher. —
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