“Red Land” commuove la platea e supera l’esame dell’anteprima

TRIESTE In un Cinema Ambasciatori strapieno è andata in scena la première del film “Red Land – Rosso Istria”. Tanti i volti commossi durante e dopo il film, che si snoda a partire dalle vicende personali della studentessa Norma Cossetto, giovane di Santa Domenica di Visinada torturata e uccisa dai partigiani titini nel 1943. Molte le autorità politiche fra i presenti, a cominciare dal senatore Maurizio Gasparri, che nei ringraziamenti introduttivi al film ha sottolineato come «sia necessario aiutare concretamente quest’opera perché racconta una storia vera e profonda». Paradigmatico il racconto personale dell’assessore Giorgio Rossi, che l’esodo l’ha vissuto in prima persona, testimoniando con la voce strozzata dall’emozione come «essere presente a questa première susciti in me una strana sensazione, quella paura di ricordare un capitolo che ha toccato in maniera sconvolgente la mia famiglia». Presente anche la Lega Nazionale con il suo vicepresidente Adriano De Vecchi, che ha sottolineato come «al di là della qualità della pellicola, che comunque non si discute, è bene che, di questi episodi, se ne continui a parlare».
In mattinata, invece, nella Sala Azzurra del Municipio, c’è stata la presentazione ufficiale del lungometraggio: presenti parte degli attori e la produzione. «Tutti noi dobbiamo ricordare quelle tragedie – queste le parole del sindaco Roberto Dipiazza – per rispetto dei morti e di chi ha preso le valigie per scegliere la libertà» . Gli ha fatto eco il presidente dell’Anvgd Renzo Codarin che ha sottolineato, invece, l’importanza della legge che istituì il Giorno del Ricordo, che ha permesso di finanziare opere come questo film che «sarà di eccezionale importanza per far conoscere a tutti gli italiani la storia e le tante sofferenze di queste terre». Sulla stessa lunghezza d’onda Roberto Menia, promotore della legge, il quale ha rimarcato come grazie ad essa «si stia riuscendo a trasformare quello che era un residuale ricordo di pochi in una vera e propria memoria nazionale».
Un progetto, quello di “Rosso Istria”, partito dalla volontà di alcuni imprenditori veneti, come ha osservato a più riprese il produttore Alessandro Centenaro, che come unica nota stonata ha citato «la mancata collaborazione al progetto della Film Commission regionale». «La Fvg Film Commission - la risposta del presidente Federico Poilucci - aveva esaminato il progetto di “Red Land” nel 2016. Per ottenere i finanziamenti però è necessario rispettare alcuni criteri: il film venne apprezzato molto per quanto riguardava l’originalità della storia e per il significato che essa rappresenta per queste terre, ma presentava delle lacune che riguardavano la solvibilità produttiva. Per questo motivo, assieme al fatto che le riprese in Regione non superavano le tre giornate, all’epoca la nostra commissione aveva bocciato questa iniziativa». —
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