Regione Fvg: passa la manovra, 49 milioni alla sanità

Telesca: «Più fondi rispetto all’anno scorso». Ok al bonus per 2.800 bebè. Emendamento M5S sull’assegno antipovertà
Di Diego D’amelio

TRIESTE. Passa a tarda sera la manovra di assestamento 2015. Tra le voci più pesanti il “ritocco” da 49 milioni a favore della sanità: 21 agli investimenti, 12 alle spese correnti e 16 provenienti dall’iscrizione a bilancio degli utili delle Aziende sanitarie. La cifra si somma ai 2,13 miliardi della finanziaria: «Sono oltre 8 milioni in più rispetto al 2014», rimarca l’assessore Telesca. L’aula decide inoltre di tornare all’affidamento diretto del servizio trasporto malati alle associazioni di volontariato accreditate: bandi di gara ci saranno solo per realtà a scopo di lucro, evitando comunque ribassi eccessivi che penalizzerebbero la qualità del servizio. La limitazione dei ribassi, questo l’impegno della maggioranza, sarà applicato in futuro a tutte le gare su servizi sociosanitari e assistenziali nelle strutture pubbliche e private. La manovra sblocca poi la contrattazione dei medici di famiglia, al fine di procedere alla creazione degli ambulatori di gruppo.

Quello di ieri è anche il giorno del bonus bebè: 1,75 milioni non utilizzati per la Carta famiglia e stanziati ora a favore dei nati del 2014. Il bonus, eliminato dalla giunta davanti alla constatazione di un effetto nullo sull’incremento delle nascite, sarà reintrodotto per le famiglie con Isee inferiore ai 15mila euro soltanto in riferimento al 2014, dato che i nati nel 2015 potranno giovarsi del nuovo bonus introdotto dal governo. Verranno così garantiti 600 euro a circa 2.800 nuclei familiari. Sul fronte della prima infanzia, sono inoltre stati previsti 4,5 milioni per l’abbattimento delle rette degli asili nido. Sull’assistenza, si segnala l’approvazione dell’emendamento M5s, che ha assegnato gli 11 milioni del Fondo di solidarietà alla nuova misura di sostegno al reddito per il 2016 e 2017, portando la copertura dell’inserimento sociale a 21 milioni annui: impegno in realtà già preso dalla giunta e dunque votato anche dalla maggioranza. Polemiche su un emendamento di regolamentazione della professione di educatore sociale: dopo le proteste di Forza Italia, è la stessa Serracchiani ad annunciare lo stralcio dell’emendamento e la futura trattazione della questione. Fra le poste puntuali nel “sociale” 125mila euro alle associazioni di tutela dei disabili, 20mila a due istituti sociopedagogici friulani, 20mila al Centro solidarietà Micesio di Udine, 10mila alla coop sociale Hattiva e 10mila al Banco alimentare. In attesa di accertamenti vengono meno i 50mila euro per le associazioni per il trasporto dei disabili.

Lo sviluppo della portualità triestina si giova invece di 4,8 milioni: 2,5 all’Autorità portuale e 1,8 agli operatori dello scalo. La voce “infrastrutture” è completata dai 4,1 milioni dei trasporti su gomma e rotaia, da 1,5 per lo sviluppo del traffico aereo e da un milione di ricapitalizzazione per Aeroporto Fvg. Sono invece 7,5 i milioni per l’informatica: 3 da spendere nel sistema sanitario, 2,5 per la banda “ultralarga” e 2 per interventi più contenuti.

La manovra interviene anche su diverse poste “anticrisi”: 4,9 milioni ai contratti di solidarietà, 2,4 ai lavori di pubblica utilità, 2 ai lavori socialmente utili, 1,5 all’utilizzo di disoccupati nei cantieri di lavoro, 1,1 alle politiche attive del lavoro. Posta puntuale da 20mila euro per la formazione di saldatori presso il Consorzio sviluppo industriale di Monfalcone, con previsione di 40 assunzioni. Sull’ambiente ci sono 5 milioni per la prevenzione di frane, 4 per le manutenzioni sugli argini dei corsi d’acqua e 3 per bonifiche di siti inquinati e chiusura di discariche. La rimozione dell’amianto da edifici comunali peserà per 500mila euro, così come la creazione di centri per il riuso dei rifiuti. La riduzione delle emissioni riceve 280mila euro e 100mila gli interventi sul risparmio energetico per l’illuminazione comunale. L’agevolazione sui carburanti proseguirà grazie ad uno stanziamento da 15 milioni. La Protezione civile incasserà infine 4,5 milioni, di cui uno per la creazione del numero unico di emergenza 112.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo