Riaperto l’hotel Lido di Muggia dopo 6 anni di chiusura forzata
Rilevato nel 2022 dall’impresa Rosso: dopo il restauro si punta a far rivivere il bar. Già rinomato ristorante, nel 1991 vi alloggiarono i Nirvana per lo storico concerto a Muggia
![Il Lido riaperto dopo anni di inattività](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/31b7d69e-8c2c-40a4-a918-389576187d41/0/hotel-lido_lido1.webp?f=16%3A9&w=840)
Dopo la chiusura forzata, dettata dal fallimento, a Muggia è rinato l’hotel Lido. Un albergo dove in molti ripongono i ricordi di serate e conviviali con amici, banchetti di battesimi, matrimoni e veglioni di fine anno. Senza contare che per alcuni resta l’iconico hotel dove soggiornarono Kurt Cobain e soci, quando il 6 novembre del 1991 i Nirvana si esibirono con un indimenticabile concerto sul palco del teatro Verdi di Muggia.
![I Nirvana nell’hotel prima del concerto del 1991](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/b7987c37-36c5-4e46-bbf8-16176df0d4ac/0/hotel-lido_01caape4x16024-d.webp)
Il Lido era stato chiuso nell’ottobre del 2018, dopo 64 anni di attività e dopo il crac della storica impresa della famiglia Suraci. Un colpo al cuore per Muggia, ma pure per i triestini, che nel ristorante di quell’albergo ricordano ancora oggi di aver gustato i risotti di mare e le grigliate più buone della loro vita. Per non parlare dei ravioli con gli scampi alla busara, per i quali il Lido era stato ammesso all’Unione Ristoranti del Buon Ricordo.
L’hotel ora ha riaperto dopo un intervento di ristrutturazione curato dell’impresa Rosso. La stessa che due anni fa ha rilevato l’immobile all’asta.
L’albergo è stato riqualificato nelle parti esterne, mantenendo comunque invariati l’aspetto e i colori originali, compresa la storica insegna. Negli spazi interni sono state rinnovate l’ala più vecchia, che presentava ancora impianti e arredi particolarmente datati, ma anche l’ala di più recente realizzazione. Sono stati riattivati gli ascensori e sistemate anche le parti comuni.
Ovviamente, prima della riapertura, l’immobile è stato oggetto anche delle modifiche e degli adeguamenti necessari per essere in linea con le nuove norme di sicurezza e antincendio. «Quando abbiamo acquisito la struttura – così l’amministratore delegato Paolo Rosso – condividendo con il sindaco Paolo Polidori l’esigenza di recuperare edifici dismessi, è iniziato un percorso complesso, proprio per lo stato in cui versava l’immobile e per le opere necessarie a rimetterlo in funzione».
Va considerato come il vecchio albergo era stato consegnato alla Rosso ancora con tutti gli arredi, gli elettrodomestici, i suppellettili, in gran parte non più utilizzabili, di scarso valore. Il solo intervento di svuotamento e smaltimento ha previsto un impegno importante.
Prima della vendita all’asta, l’unico “tesoretto” trovato all’interno dell’hotel, e che il curatore fallimentare mise all’asta, erano le oltre duemila bottiglie fra vini e soprattutto liquori, alcune delle quali particolarmente costose. Etichette di pregio, di annate importanti, che portarono e definire la base d’asta oltre i 40 mila euro.
Dal 2018 al 2022, nel periodo quindi di inattività della struttura, i vandali erano entrati più volte nel vecchi albergo, causando anche dei danni.
Il Lido ora, come dicevamo, è stato finalmente aperto, ed è diventato una soluzione comoda anche per il personale delle tante ditte che lavorano in zona. Restano da riqualificare le cucine e il bar, che non appena i lavori saranno completati verrà dato in gestione e sarà aperto al pubblico. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo