Riaprirà il “Chiosco dei Talponi”

SAN CANZIAN D’ISONZO. Il chiosco dei "Talponi", una vera istituzione non solo per Pieris, ma per il mandamento, riaprirà. E in tempi abbastanza stretti. Questo è perlomeno l’obiettivo dei privati proprietari dell'area che hanno presentato al Comune di San Canzian d’Isonzo un Pac, adottato nell'ultima seduta del Consiglio a maggioranza. Il Piano d'azione comunale include anche la riqualificazione dell’area dell’ex agriturismo “Ai due pini”, in condizioni sempre più degradate. A iniziare dalla struttura principale il cui tetto è del tutto crollato all’interno dell’edificio in queste ultime settimane. Il Pac per la risistemazione dell'ex agriturismo non fissa però dei termini, anche se all’esterno della recinzione esiste un cartello di cantiere relativo proprio all'autorizzazione del rifacimento del tetto. I lavori sembrano però del tutto fermi. Il Pac è stato redatto per permettere appunto innanzitutto l’ampliamento del chiosco con il posizionamento sulla platea esistente di una struttura in legno, che presenterà caratteristiche simili all'esistente. L’aumento di superficie coperta, secondo i privati, risulta necessario per riaprire l’attività di vendita dei prodotti agricoli e di agriturismo. In base al Pac, l’accesso all’area per le automobili rimane immutato e avverrà dalla strada regionale 14 dall’ingresso che serve anche il garden Mondo fiorito, mentre pedoni e cicli potranno fruire di un accesso dedicato in prossimità dell’attraversamento pedonale della strada regionale.
L’uscita degli automezzi in direzione Trieste è prevista sulla Sr 14 sempre in corrispondenza dell'attuale intersezione parzialmente asfaltata. L’uscita in direzione Venezia dovrebbe avvenire invece percorrendo la strada bianca, che il progetto trasforma in senso unico, immettendosi poi su via Marco Polo e utilizzando l’incrocio esistente della stessa sulla strada regionale. In base alle previsioni dei privati, l’attuale strada bianca sarà oggetto di un intervento migliorativo, anche se non sarà asfaltata, se non a ridosso con l'incrocio con via Marco Polo. Visti i contenuti minimi del Pac, i privati prevedono l'attuazione dello stesso in due fasi temporali diverse: la prima riguarderà la realizza zione dell'ampliamento del chiosco e le opere di urbanizzazione, la seconda la ristrutturazione dell'edificio principale senza alcun aumento di volumetria.
La prima fase verrà concretizzata subito dopo la conclusione dell’iter autorizzativo, mentre per la seconda «non è possibile prevedere una collocazione temporale». Proprio questo aspetto ha deluso il gruppo di minoranza Centrosinistra per San Canzia futura a fronte delle pessime condizioni dell'ex agriturismo.
Laura Blasich
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