Ricercatori della Sissa “spiegano” i riboswitch

Una cellula è un ambiente complesso in cui le sostanze (metaboliti) devono stare nel giusto equilibrio, che può variare a seconda delle esigenze. La cellula può mantenere i livelli corretti di...

Una cellula è un ambiente complesso in cui le sostanze (metaboliti) devono stare nel giusto equilibrio, che può variare a seconda delle esigenze. La cellula può mantenere i livelli corretti di metaboliti regolando l’azione di codifica delle proteine da parte dei geni, con specifici “interruttori”, i riboswitch, che bloccano o attivano la sintesi. I dettagli del processo con cui questi brevi segmenti di Rna compiono questa funzione sono ancora poco noti, ma ora uno studio condotto da Giovanni Bussi, Francesco Colizzi e Francesco De Palma, tutti della Sissa, pubblicato sulla rivista scientifica “Rna”, ne delinea alcuni importanti dettagli.

Un riboswitch è contenuto in una porzione di Rna messaggero, un frammento di Rna che agisce come una sorta di matrice che “stampa” le proteine importanti nel metabolismo cellulare. I riboswitch però a differenza del resto dell’unità di Rna messaggero non codificano per una porzione della proteina ma servono per attivare o disattivare il processo di stampa e si trovano, nei batteri, a monte della sequenza codificante. Gli scienziati sanno che quest’azione da interruttore avviene attraverso un cambiamento di forma, che ha luogo quando una porzione del riboswitch (detta aptamero) si lega a una molecola disciolta nell’ambiente cellulare che funge da segnale.

Bussi e colleghi hanno simulato il riboswitch che usa come segnale una molecola di adenina, per regolare il gene che esprime una proteina coinvolta nel metabolismo dell’adenina stessa. Le loro osservazioni chiariscono come l’adenina stabilizzi la forma attiva del riboswitch a discapito della conformazione disattivata.

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