«Ricorso al Tar ed esposto alla magistratura»

Duro il project leader di SmartGas Vescovini: «Milioni di danni, difformità di trattamento rispetto l’Aspm»

«Mi hanno fatto spendere due milioni di euro per il progetto, 700mila soltanto per le caratterizzazioni. Un progetto buttato via per il gioco truccato delle commissioni tecniche pilotate dai politici. Prima mi hanno detto di si poi mi hanno boicottato. Quanti posti di lavoro potevo creare con tutti quei soldi». Era la fine di dicembre dello scorso anno e Alessandro Vescovini, numero uno della Sbe e project leader della società SmartGas era l’ennesima volta che tuonava per i ritardi della Via, i bastoni tra le ruote e i numerosi pareri negativi. Un travaglio durato tre anni che l’imprenditore vuole che sia risarcito. Vescovini si aspettava il parere negativo e annuncia nuove battaglie legali: un ricorso al Tar (lo prevede la legge nel caso di Via, lo stesso ministero dell’Ambiente lo scrive a fine parere, ci sono 60 giorni di tempo per fare il ricorso) ma anche un esposto alla magistratura.

«Con il parere del ministero dell’Ambiente si è materializzato il danno - spiega l’imprenditore - continuano a dire che c’è scarsa documentazione e non ci sono elementi sufficienti per dare un parere. Lo stesso filone della richiesta di archiviazione della Regione nei confronti dell’Adriastrade che come me deve confrontarsi con la presenza del Grillo Zaunerino e della Moretta Tabaccata. Ma io non resterò con le mani in mano, farò ricorso al Tar e un esposto alla magistratura». Perchè secondo Vescovini il parere negativo del ministero dell’ASmbiente sarebbe viziato da una «difformità di trattamento» rispetto a quello riservato per l’Azienda speciale porto di Monfalcone che ha concluso l’iter per l’escavo del canale di accesso al porto. «Non uno, ci sono 21 elementi progettuali comuni tra il progetto di SmartGas e l’escavo dell’Azienda speciale - aggiunge - Per quel progetto di escavo non è stato chiesto come a me di fare delle caratterizzazioni che mi sono costate 700mila euro, voglio sapere perchè questa disparità di trattamento. E anche perchè a SmartGas è stata chiesta l’analisi ecotossicologica dei sedimenti, mentre all’Azienda no. La commissione tecnica del ministero ha detto però che il progetto del minirigassificatore aveva gravi carenze e non ha tenuto conto del fatto che la Commissione di sicurezza composta da 25 tecnici tra cui quelli di Vigili del Fuoco e Capitaneria, hanno dato parere favorevole all’unanimità. Una situazione che non mi spiego e voglio che sia fatta chiarezza dai giudici». (g.g.)

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