Ricreatorio gestito in appalto Si allarga il fronte del “no”

L’Usb amplia le posizioni sindacali contrarie all’esternalizzazione dello Stuparich: «Se i fondi pubblici vanno ai privati, non ci stiamo»
Lasorte Trieste 15/06/20 - Ricreatorio Brunner, Roiano, Inizio Centri Estivi
Lasorte Trieste 15/06/20 - Ricreatorio Brunner, Roiano, Inizio Centri Estivi



Continuano le polemiche sulla gestione dei ricreatori comunali. L’Unione sindacale di base Pubblico impiego (Usb- Pi) si unisce infatti al grido d’allarme lanciato dalla Cisl contro l’«esternalizzazione» dello Stuparich. Nel frattempo gli educatori auspicano un allentamento delle regole cui sono sottoposti i bambini. E su questi e altri temi il Pd presenta ora un’interrogazione all’assessore all’Educazione Angela Brandi. Secondo l’Usb Pi «l’avvio di Ricrestate spalanca le porte alla privatizzazione di un settore finora gestito direttamente dal Comune», si legge in una nota: «La giunta ha infatti affidato a un comitato di ex allievi lo “Stuparich”, ampliando la ridottissima offerta di posti tramite convenzioni con associazioni sportive e del Terzo settore, attive nelle strutture scolastiche. Quale personale sarà impiegato, con che tutele e formazione? È stato sottoposto a tampone, come i dipendenti comunali? Le regole saranno altrettanto stringenti? Si farà strada il lavoro gratuito?» . Prosegue il sindacato: «L’amministrazione comunale potrebbe invece gestire direttamente il servizio, reperendo personale proprio tramite la graduatoria supplenze. Peraltro nei ricreatori il numero di supplenti estivi non è aumentato rispetto all’anno scorso, e le loro assunzioni non sono ancora avvenute. Si è partiti in carenza d’organico. Ben venga lo stanziamento aggiuntivo (1,5 milioni di euro, ndr) a favore delle attività educative annunciato dalla giunta. Se però le risorse pubbliche andranno a privati, allora non ci stiamo».

Per gli educatori, intanto, i protocolli interni ai ricreatori andrebbero allentati. Per questo sperano in un alleggerimento delle regole, anche alla luce delle recenti evoluzioni della normativa nazionale e regionale (in particolare il Dpcm 11 giugno, nell’allegato 8, detta nuove linee guida per i centri estivi, ndr). Allo stato attuale risulta particolarmente spiacevole, per i bambini, l’obbligo delle mascherine durante i giochi all’aperto, come calcio o basket. Idem il divieto di aggregarsi tra diversi gruppi.

L’interrogazione all’assessore Brandi, firmata dalla capogruppo dem in Consiglio comunale Fabiana Martini, chiede innanzitutto se sia possibile modificare tali protocolli. E non solo. «Considerato che l’anno scolastico delle scuole dell’infanzia termina di norma il 30 giugno», Martini si domanda se sarà garantito «l’ultimo giorno di scuola con la consegna dei diplomi a chi termina il ciclo» e, infine, se «è stata stabilita la data per la pubblicazione delle graduatorie per i centri estivi in partenza il 6 luglio».—



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