«Rifaremo i calcoli con gli Isee più aggiornati»

La direttrice Gargiulo: «Costretti a utilizzare dichiarazioni dei redditi del 2013, ora rimedieremo»

«Tante proteste? L’indicazione che stiamo dando è la seguente: chi ha un Isee più aggiornato rispetto a quello che abbiamo utilizzato noi per la rideterminazione del canone lo porti qui con sè. Rifaremo assieme i calcoli».

Arriva a strettissimo giro di posta la risposta del direttore dell’Ater Alessandra Gargiulo. Sottolinea che l’ex Iacp non farà sicuramente nè muri, nè barricate e che è pronto a confrontarsi con gli inquilini in maniera costruttiva. «È quello che stiamo già facendo. Riceviamo tutte le persone che hanno ricevuto il bollettino e non riescono a spiegarsi com’è nato l’importo finale. Va detto che, nella maggior parte dei casi, effettivamente la situazione finanziaria delle famiglie è cambiata: pertanto, con l’introduzione dell’Isee, scattano aumenti che appaiono giustificati. Comunque, siamo qui».

Gargiulo conferma anche che gli Isee sono stati raccolti con il censimento del 2015 e si riferiscono a redditi del 2013, «con l’aggravante - aggiunge il direttore - che, in quell’epoca, alcuni redditi derivanti da accompagnamenti o borse di studio concorrevano alla formazione dell’Isee. Ora, con le nuove leggi, quelle voci sono state scorporate. Ecco perché rinnoviamo l’appello: chi ha un Isee più aggiornato rispetto al nostro, lo porti. Magari, risulterà un canone più basso».

Ricapitolando: per calcolare il canone mensile dovuto all' Ater, tutti gli inquilini hanno dovuto presentare l'Isee. Non basta e non basterà più la semplice autocertificazione reddituale. L'imponibile Irpef non è sufficiente. La quantificazione tariffaria viene quindi misurata, con differenti percentuali, anche sul patrimonio mobiliare e immobiliare. Ma entriamo nel merito della suddivisione in fasce. Nel segmento A con Isee fino a 10mila euro rientra la maggior parte degli assegnatari, il 54 per cento del totale. In questo caso il canone medio mensile è di 72 euro fino a una massimo di 100. Il segmento B va da 10.001 a 33.334 euro (come si evince anche dal grafico a fianco) e qui ci sono quasi tutti gli altri inquilini, cioé il 44%: il canone medio è di 180 euro fino a un massimo di 400. Solo il 2% degli assegnatari è inserito nella fascia C con Isee superiore a 33.334 euro. In questo caso il canone medio è di 450 euro mensili e quello massimo applicato arriva a 600 euro.

(fra.fa.)

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