Rifondazione nel caos Il segretario di Muggia “silurato” dai triestini

Il tesoriere provinciale Visioli accusa il dirigente Coslovich di non aver rinnovato la tessera e quindi di essere decaduto La replica: «Ricorrerò»



. «Da un anno e mezzo non sono più il segretario muggesano di Rifondazione Comunista, ma da Trieste nessuno mi avevo avvertito». Durante l’ultima assemblea svoltasi nella storica sede di via Roma, il tesoriere provinciale ed ex consigliere provinciale Dennis Visioli ha comunicato a Maurizio Coslovich che da oltre un anno la sezione muggesana di Rifondazione non ha più un segretario riconosciuto da Trieste. «Un fulmine a ciel sereno – spiega Coslovich – anche se da tempo da Trieste non erano state più inviate le tessere per le iscrizioni al partito». Durante l’assemblea, l’unico a sostenere Visioli è stato Fulvio Zuppin, ottantenne ex segretario muggesano di Rifondazione. Ma oltre all’esautoramento di “Lola”, è stata messa in discussione anche la gestione della sede: «Visioli ci ha detto che la sede appartiene a Rifcom nazionale, anche se l’abbiamo comperata noi muggesani. Da anni sto cercando di riunire le forze comuniste presenti sul territorio, purtroppo divise in varie realtà. Invece che apprezzare il mio operato sono stato cacciato proprio perché sono troppo comunista. Sono arrabbiato e deluso. Mi rivolgerò al Collegio nazionale dei probiviri». Pronta la replica da Trieste. Il primo a intervenire è Zuppin: «Coslovich da due anni non ha rinnovato la tessera del Prc-Se, non partecipava a nessuna iniziativa del partito, faceva proselitismo un altro partito nella sede di proprietà di Rifcom acquistata con il contributo della Federazione di Trieste e sistemata con il lavoro volontario dei compagni di Muggia».

Secondo Zuppin «la politica perseguita da Coslovich ci ha portato a non essere più rappresentativi a Muggia e in nessuna istituzione pubblica. Gli attuali iscritti a Rifondazione sono compagne e compagni che non trovando le tessere a Muggia sono venuti a rinnovare l’adesione al partito nella sede provinciale. Ricordo a Coslovich che l’indebolimento del Prc è dovuto proprio a quei compagni che si definiscono più comunisti, ma che continuano a creare nuovi partiti e partitini fallimentari invece di cercare nel partito di proporre e realizzare le proprie idee». Così invece Visioli: «Non corrisponde a verità che le tessere non fossero a disposizione, semplicemente l’allora segretario Coslovich non era venuto, come gli altri, a ritirarle. Di fatto Coslovich non è stato esautorato, né tantomeno cacciato, mentre è ovvio che chi non rinnova l’adesione a un’associazione decade per statuto da ogni carica». –



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