Rischio multa sulla battigia se i vigili sono in agguato

L’ordinanza del Comune di Grado prevede sanzioni da 100 a 1000 euro anche solo a sedersi sull’arenile. Scalpore per la sanzione a due udinesi
Di Laura Borsani

I bagnanti sono avvertiti: attenzione a sostare sulla riva per prendere la tintarella. Non si può neppure sedersi con i piedi a mollo, sfruttando il riverbero dell’acqua per potenziare l’abbronzatura. Ai due amici udinesi che avevano steso i loro teli sulla battigia della Costa Azzurra è costato caro: oltre mille euro di multa ciascuno comminati dalla Polizia locale, poi ridotti a 128 euro per un errore nell’applicazione del regolamento. Un caso che ha suscitato il dibattito, sul web, a sottolineare la mancanza di buonsenso nell’applicare la normativa. Insomma la vicenda ha destato irritazione. Come a dire: ora dovremo andare in spiaggia con il metro.

Del resto, il regolamento in fatto di utilizzo del litorale emesso dal Comune di Grado, che fa riferimento al Codice della navigazione, non lascia spazio a equivoci: «Sulle spiagge e negli specchi acquei antistanti è vietato occupare con ombrelloni, sedie, sedie a sdraio, sgabelli, teli. ecc., nonchè mezzi nautici la fascia di cinque metri dalla battigia, destinata esclusivamente al libero transito, con divieto di permanenza, esclusi i mezzi di soccorso, quelli riservati al noleggio, quelli per la vendita in forma intinerante, esclusivamente per il tempo strettamente necessario alla singola transazione commerciale». Significa, dunque, che sostare sulla riva viene punito in qualsiasi condizione. Il buonsenso tuttavia vorrebbe, hanno osservato in molti, e come comunque solitamente accade, che il bagnante venga prima invitato ad alzarsi e a rimuovere eventuali attrezzature o asciugamani, prima di intervenire con la sanzione.

Anche le sanzioni sono chiare. L’articolo 1164 del Codice della navigazione recita: «Chi non osserva i divieti fissati con ordinanza dalla pubblica autorità in materia di uso del demanio marittimo, per finalità turistico-ricreative dalle quali esuli lo scopo di lucro, è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 100 euro a 1.000 euro». Una violazione che, qualora sia inoltre commessa a scopo di lucro, prevede una multa variabile tra i 1.032 euro fino ai 3.098 euro. Che si tratti della spiaggia principale di Grado o degli arenili in concessione agli stabilimenti balneari, le regole sono tassative. La disposizione è legata sostanzialmente a motivi di sicurezza, dovendo lasciare libero il passaggio lungo la battigia per le operazioni di soccorso. Con ciò evitando di creare intralcio. C’è altresì l’aspetto legato alla transitabilità della battigia, nel permettere a tutti di poter passeggiare lungo la riva. Ma come calcolare i 5 metri di rispetto, considerando le escursioni delle maree? La valutazione della distanza è considerata “al momento”, in base all’andamento delle maree.

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