Rivignano e Teor, Comune unico

RIVIGNANO. Una notte storica. È quella che vivranno domani le comunità di Rivignano e Teor. Pronte a brindare assieme non solo all’inizio del 2014, ma soprattutto alla nascita, dal 1° gennaio, del nuovo Comune Rivignano Teor.
Per questo le due amministrazioni hanno deciso di organizzare una grande festa di Capodanno in piazza, aperta a tutti e alla quale tutti hanno voluto contribuire. Associazioni, cittadini, esercenti. Due paesi più uniti che mai anche in quest’occasione.
«La notizia – hanno detto i sindaci Mario Anzil e Fabrizio Mattiussi – è che dal 2014 in Italia ci sarà un Comune in meno e che noi, in questo momento buio delle istituzioni a tutti i livelli, abbiamo motivo di festeggiare avendo compiuto, nel nostro piccolo, un’impresa rara, utile ai cittadini e al Paese».
Il programma prevede, dopo l’apertura dei chioschi alle 22, il concerto di Nicola Straballo Band alle 23. A mezzanotte tutti con i calici in mano e lo sguardo rivolto verso il cielo per i fuochi d’artificio. Dopo i brindisi, all’1 pastasciutta preparata dagli alpini; alle 2 dj set con musica e divertimento.
L’evento è sponsorizzato dalla Bcc di Basiliano, filiale di Rivignano, e dunque non costerà nulla ai Comuni grazie anche alla collaborazione delle Pro loco di Rivignano, Teor e Ariis, nonchè delle associazioni.
Rivignano e Teor sono dunque pronti a festeggiare l’inizio di una nuova storia, iniziata con l’esito positivo del referendum sulla fusione, nel dicembre 2012. Durante il 2013 i Comuni si sono preparati alla fusione vera e propria e mercoledì i due sindaci, le due giunte, i due consigli comunali decadranno e nascerà il nuovo Comune. Con la fusione non solo si ridurranno le spese della macchina amministrativa, ma si garantiranno migliori servizi a costi inferiori. «Grazie al contributo di 2,5 milioni che la Regione ci ha dato per la fusione – hanno aggiunto Anzil e Mattiussi – estingueremo con una parte i mutui, così non dovremo pagare più né rate in conto capitale né interessi, con l’altra faremo altre opere». (v.z.)
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