Ronchi, cantieri perenni: impalcature inamovibili

RONCHI DEI LEGIONARI. Cantieri edili fermi da anni. Pubblici e privati. Transenne e impalcature che danno l’idea di un territorio in stato di abbandono. Marciapiedi off limits.
E all’interno di queste aree figlie di un’edilizia che non si muove abbandono e rifiuti, ratti e incuria. Succede a Ronchi dei Legionari e a farne le spese è il centro della città, largo Petrarca da una parte e via Roma dall’altra.
Da un lato siamo di fronte al progetto mai decollato del recupero edilizio di una palazzina che, nel passato, è stata sede dello storico panificio “Gorghi”, mentre dall’altro la “colpa” è dell’amministrazione comunale che non riesce a far partire il riatto di casa Colautti-Bertogna, futuro sede del comando della Polizia locale.
A nulla, in questi anni, sono valsi gli appelli e le sollecitazioni, specie per quel che riguarda l’area di largo Petrarca. E non è solo l’edificio “Gorghi” a essere una bruttura in pieno centro cittadino. Pochi metri più avanti, intatti, dopo aver dato il permesso di demolire la palazzina della drogheria “Carli”, la municipalità ronchese si è trovata a dover gestire una sorta di caverna, come ci si trovasse di fronte a un individuo senza denti. Una bruttura contro la quale ben poco si è fatto. Come ben poco si è fatto, evidentemente dimenticandosi delle funzioni attribuite a un Comune, quando, anno dopo anno, si è visto che la ristrutturazione non si muoveva di un centimetro.
L’impalcatura ha continuato e continua a rendere impraticabile il marciapiede, così che i pedoni sono costretti a scendere per strada rischiando di essere investiti.
Dall’opposizione è arrivata la richiesta di obbligare il proprietario a realizzare una diversa impalcatura, di quelle che permettono comunque il passaggio della gente. Ma niente.
Anche in questo caso, nonostante le promesse di qualche assessore, si son fatte orecchie da mercante.
Sono le stesse promesse fatte in merito ai parcheggi selvaggi di via Roma che si continua a tollerare come se nulla fosse. I ponteggi limitano la mobilità delle persone anche in via Roma, proprio in prossimità di quella casa Colautti-Bertogna transennata da un decennio.
Il patto di stabilità blocca ogni desiderio dell’amministrazione comunale, ma anche in questo caso, senza protezione alcuna, i pedoni sono costretti a scendere per strada rischiando l’osso del collo. Ed ora, ma è cosa più recente, altre impalcature sono sorte nel rione di Vermegliano.
La speranza di tutti è che non debbano essere eterne come quelle del centro città e che davvero ci possa essere qualcuno che fa rispettare i regolamenti comunali in materia. Ci dovrà pur essere un tempo limite per l’occupazione del suolo pubblico, anche se, ogni anno, la relativa tariffa viene introitata.
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