Ronchi dà l’addio ad Adriano Monco, elettricista tuttofare

Aveva creato il primo presepe in movimento della “Corradini”

Luca Perrino
Adriano Monco accanto al presepe da lui realizzato alla “Corradini”
Adriano Monco accanto al presepe da lui realizzato alla “Corradini”

Per tutti a Ronchi era conosciuto con il soprannome di “Muchacho”. Forse per il suo viso da ragazzone, forse per i lunghi baffi che l’ornavano. Ma potrebbe essere anche una delle tante leggende che accompagnavano la sua figura. Nelle scorse ore, con enorme tristezza per quanti gli volevano bene, Adriano Monco se n’è andato.

Aveva solo 67 anni, Adriano, uomo dalla vita difficile alle sue spalle, burbero all’apparenza, ma dal cuore d’oro. Sei anni fa era stato accolto alla residenza protetta “Domenico Corradini” dove, accudito e assistito, aveva trovato una nuova esistenza. Qui, nel 2022, aveva creato il primo presepe in movimento della struttura, ammirato da tutti.

Ad Adriano piaceva scherzare per non parlare troppo di sé e della sua vita, della quale raccontava poco, pregna di quelle difficoltà che aveva dovuto affrontare, mascherandole tra qualche battuta di spirito per sdrammatizzare e non pensarci.

Quando aveva accolto l’opportunità di andare a vivere alla “Corradini” si era sentito catapultare in un mondo nuovo, diverso dalla vita che aveva sempre dovuto condurre. C’era voluto del tempo, per lui, per riuscire a integrarsi e abituarsi alla sua nuova casa, anche se ogni sforzo di tutti gli operatori era stato finalizzato proprio ad aiutarlo e sostenerlo, sempre nel rispetto delle sue abitudini.

Un talento

Un vero e proprio talento, un genio che, da sempre, sapeva districarsi con grande abilità e professionalità tra tutto ciò che voleva dire elettricità.

Aveva lavorato per anni in questo settore, sempre in prima fila per aiutare le associazioni della città, su tutte la Pro Loco dell’allora presidente Renato Burigato. In quegli anni aveva messo a punto, progettandolo e poi realizzandolo, un tabellone luminoso per l’estrazione della tombola che, allora, davvero nessuno in giro possedeva.

Era stata sua anche l’idea di una speciale struttura per tagliare e cuocere le castagne. Una creazione che ha animato tante di quelle feste... Si era sempre dimostrato bravissimo, insomma, nei lavori manuali di elettricista e manutentore elettronico: più volte era stato chiamato ad allestire gli eventi paesani, a riparare oggetti rotti e a garantire utili collegamenti elettrici, anche i più complicati.

Il presepe in movimento 

C’è di più: Adriano aveva creato con le sue mani un presepe in movimento che aveva donato alla Parrocchia. Ed è proprio da quest’ultima esperienza che, nel Natale del 2022, proprio alla “Corradini”, s’era deciso di avviare un progetto individuale con l’obiettivo, appunto, di creare un presepe animato all’interno della residenza di via D’Annunzio: una Natività completamente realizzata da lui, che lo aveva fatto sentire ancora importante in uno spazio di vita comune dove generalmente sono le donne ad occuparsi degli addobbi della casa, rimanendo però sul classico.

L’ultimo saluto

Il funerale si svolgerà martedì. Dalle 8 alle 8.45 sarà possibile tributargli l’estremo saluto alla cappella mortuaria dell’ospedale di San Polo a Monfalcone. Alle 9 la benedizione e la successiva sepoltura al cimitero comunale di via D’Annunzio.

Il cordoglio dell’intera comunità viene espresso, in queste ore, dal sindaco Mauro Benvenuto. Così l’attuale presidente della Pro Loco Maria Patrizia Pallaro: «Sono profondamente rattristata, Adriano era davvero una delle anime della nostra associazione».—

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