Ronchi, marciapiedi come percorsi di guerra

Viaggio tra buche e avvallamenti che rendono la vita difficile ai pedoni sia in centro sia in periferia. Manutenzione assente da anni. Inutili le proteste
Di Luca Perrino
Bonaventura Monfalcone-15.10.2014 Marciapiedi con l'erba e dissestati-Via Brigata Modena e Via San Lorenzo-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.10.2014 Marciapiedi con l'erba e dissestati-Via Brigata Modena e Via San Lorenzo-Ronchi dei Legionari-foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. “Senza fine…” cantava Gino Paoli tanti anni fa. E senza fine, purtroppo, è anche la questione che, a Ronchi dei Legionari, riguarda lo stato, a dir poco pietoso, in cui si trovano alcuni marciapiedi. In centro città, come nella periferia.

Il viaggio, a piedi, lungo le strade ronchesi, ci fa apparire la situazione in tutta la sua gravità, frutto anche di una manutenzione che, negli anni, è mancata o è stata assai scarsa, certo insufficiente. Ed oggi, anche a causa delle ristrettezze economiche in cui versano un po’ tutti gli enti locali, Ronchi dei Legionari compresa, sembra impossibile che una soluzione possa essere trovata in tempi brevi. Per tutta una serie di motivi che ben si conoscono.

Il “viaggio” parte dal rione di Vermegliano. Ed ecco che, lungo via Brigata Modena, i marciapiedi per un po’ ci sono - un tratto di alcune decine di metri è stato rifatto nel 1998 - ma per il resto o sono disastrati o, addirittura, sono ancora in erba e ghiaia.

Le cordonate sono state realizzate quasi cinquant’anni orsono, ma il resto è rimasto li, immutato, quasi fosse un bene sotto la tutela delle Belle arti. Forse qualcosa potrebbe cambiare con la sistemazione definitiva della rotatoria di via del Capitello, ma per il momento i pedoni sono costretti a scendere in strada.

E la stessa “musica” si ritrova lungo viale Garibaldi, con l’asfalto dei marciapiedi aggredito dalle radici degli alberi, il cui tronco è stato soffocato dalla colata di cemento. A fianco di piazza Santo Stefano, poi, via Monte Sei Busi si sviluppa con marciapiedi che “fanno onore” al nome stesso: sono pieni di buche, malandati, per molti tratti inesistenti. E la situazione nel resto del rione non è certo migliore. Via Dante Alighieri, all’angolo con largo Petrarca, vive lo stesso stato pietoso, con marciapiedi dissestati e disseminati di guano dei piccioni, mentre poco più in la, nei pressi di piazza Oberdan, ecco che i passanti devono affrontare le insidie del traffico perché fanno i conti con il transennamento di un edificio che non si riesce a ristrutturare.

Come succede lungo via Roma, dove da un decennio, ormai, l’amministrazione comunale di Ronchi dei Legionari ha delimitato l’area in cui sorge quella casa Bertogna-Colautti che dovrebbe, il condizionale è quantomai d’obbligo di questi tempi, diventare sede del comando della polizia locale.

Poi eccoci in via San Lorenzo, la strada oggetto di disputa di a causa di quei venti metri di senso unico, pericolosi e poco rispondenti alle esigenze del traffico.

Anche qui siamo di fronte a marciapiedi che sono in condizioni da mettere a repentaglio la sicurezza dei pedoni. Sono stati usati per far parcheggiare le macchine e anche loro sono stati resi quasi inservibili dalle radici degli alberi.

Sono più nuovi quelli di via Roma, ma ecco che qui, alla fine della stessa arteria stradale verso piazza Oberdan, spesso, molto spesso, diventano parcheggi per le autovetture senza che nessuno muova un dito. Ma i promessi dissuasori?

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo