Ronchi Nord e Sud stazioni fantasma Abolito il personale

RONCHI DEI LEGIONARI. Dopo oltre 150 anni... “signori si cambia”. È il caso dirlo, visto che, fra non molto, si parla di meno di un anno, le due stazioni ferroviarie di Ronchi dei Legionari saranno senza personale, “impresenziate” come dicono i tecnici nel loro gergo.
Il progetto di Rete ferroviaria italiana, infatti, prevede che sia Ronchi dei Legionari Nord, dove ancora si svolge il servizio viaggiatori, sia la stazione Sud, dove i treni non si fermano ormai da una decina d'anni, siano “telecomandate” attraverso un sofisticato sistema che viene realizzato proprio in queste settimane.
Non è sfuggito agli occhi della gente, infatti, l'intervento che è stato messo in cantiere da qualche mese a questa parte.
Laddove un tempo c'erano i piani di carico dei magazzini merci, infatti, si stanno costruendo dei manufatti destinati ad accogliere le apparecchiature e gli strumenti che permetteranno di gestire le due stazioni a distanza, dalla stazione di Monfalcone a quanto pare.
Così, dopo oltre un secolo, spariranno capistazione e personale di manovra, rimpiazzati dalle macchine.
E per le ferrovie regionali, già da tempo nell'occhio del ciclone, sarà un altro passo indietro.
E' vero, la tecnologia deve fare il suo corso, si deve risparmiare, il personale costa. Ma c'è già chi vede oltre.
Pensa alle due stazioni sguarnite e a ciò che è successo laddove si è preso lo stesso provvedimento, sia sulla linea ferroviaria Trieste-Udine, sia sulla Trieste-Venezia.
Vale a dire strutture prese d'assalto dai vandali e ridotte a delle “carcasse” vuote e senz’ anima. L'emblema del degrado e della trascuratezza.
E dire che un tempo c’erano persino i concorsi per chi aveva la stazione più carina, per chi disponeva delle aiuole più belle e delle panchine più lucenti.
Ora non è più così. Le stazioni, quelle di periferia, sono abbandonate a se stesse, prive di servizi, prive di qualsiasi servizio per i passeggeri. Viaggiatori che si cerca così di allontanare invece di invogliare a servirsi del treno.
La prima stazione di Ronchi dei Legionari fu quell’edificio che esiste ancora, prima casello e oggi abitazione privata, che si trova nei pressi del passaggio a livello di viale della Serenissima.
Li i treni iniziarono a fermarsi dal primo ottobre 1860, quando fu inaugurata la ferrovia “Meridionale” austriaca e il capotreno gridava: “Ronchi, eine minute!”.
Il piccolo manufatto , però, si trovava sul territorio del comune catastale di Vermegliano e la popolazione del rione voleva a tutti i costi che venisse chiamata Ronchi-Vermegliano. La questione venne risolta solo qualche anno dopo, con la costruzione di quella stazione che ancora oggi è in funzione lungo la linea Trieste-Udine.
Costruita nell’Ottocento, dal dicembre del 2003 la stazione di Ronchi dei Legionari Sud non effettua invece più il servizio viaggiatori.
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