Ronchi protegge i gatti liberi Vietato il “cibo selvaggio”

RONCHI DEI LEGIONARI. Un’azione sempre più incisiva, sempre più puntuale. È quella che, a Ronchi dei Legionari, viene messa in atto dal servizio problematiche ambientali del Comune, nei confronti delle tante colonie feline presenti in città. Che sono sempre più tutelate e seguite. In questi giorni, grazie al lavoro congiunto tra il servizio stesso, la Polizia locale e l’Azienda sanitaria, è stato disposto lo spostamento di due colonie esistenti nel rione di San Vito e a Vermegliano. La prima perchè si trovava all’interno di un immobile inagibile e, quindi, pericoloso per i gatti che lo abitavano, il secondo perchè la colonia si trovava all’interno di un’area di cantiere nella zona dell’ex Cotonificio Triestino. Ecco che in accordo con tutti gli attori di questo progetto, tra i quali spicca l’associazione di volontariato “La Cuccia”, è stato disposto il loro trasloco sempre nelle vicinanze, ma in luoghi più idonei e, quindi, sicuri.
Ma c’è di più. Il Comune detta regole ferree nei confronti delle colonie e dei cosiddetti “gattari”. Un’ordinanza del sindaco, Livio Vecchiet, scoglie ogni dubbio. Sull’intero territorio comunale è fatto divieto a chiunque non autorizzato, di offrire cibo a gatti liberi vaganti o lasciarne comunque a loro disposizione. Chiunque intende collaborare, anche solo con offerte di cibo, deve contattare l’Ufficio comunale problematiche ambientali per i previsti accordi con l’associazione animalista. Tramite quest’ultima vengono previsti anche corsi di formazione per diventare referenti di colonie feline. I cittadini che intendono essere riconosciuti come “referenti” di colonie feline o di punti di alimentazione comunali, sono tenuti a prendere accordi con lo stesso ufficio che provvederà a rilasciare apposito tesserino di riconoscimento per l’autorizzazione all’alimentazione e alla cura dei gatti.
Il tesserino potrà essere sospeso o ritirato qualora il comportamento del titolare non risulti corretto. L’accesso dei referenti a zone di proprietà privata è subordinato al consenso del proprietario. Gli stessi dovranno anche consegnare il censimento dei gatti liberi di propria competenza, precisando il numero dei soggetti e i relativi dati identificativi. I punti di alimentazione diventano riferimento per colonia felina solo qualora si accertino da parte del Comune e dell’Azienda sanitaria i presupposti favorevoli per l’applicabilità dei programmi previsti.
È vietato, se non autorizzati, catturare gatti vaganti, spostare i punti di alimentazione e i ricoveri o immettere in libertà gatti domestici abituati solo in casa, ma anche gatti vaganti di competenza di altri Comuni, Province o Regioni italiane o estere. Per i gatti di proprietà, nati e cresciuti semi-liberi, deve essere disponibile, in base alle abitudini acquisite, un riparo e un punto d’alimentazione con accesso dall’esterno da rifornire, in presenza dell’animale, almeno ogni 24 ore. Il proprietario di gatti a vita semi-libera, poi, deve provvedere al controllo riproduttivo delle femmine in età fertile (circa a sei mesi) per escludere la nascita di cucciolate indesiderate, nonché dei maschi con alta aggressività. In caso di gatti feriti o in grave pericolo di vita, è necessario contattare la centrale operativa della Polizia locale.
@luca_perrino
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