Ronchi si ribella all’inquinamento acustico

Il Comitato raccoglie 350 firme per chiedere le barriere anti-rumore vicino all’autostrada nei rioni di Selz e Vermegliano
Di Luca Perrino
Altran Monfalcone-22.08.2011 Via Monte Sei Busi-Autostrada-Vermegliano-Ronchi dei Legionari-Foto di Katia Bonaventura
Altran Monfalcone-22.08.2011 Via Monte Sei Busi-Autostrada-Vermegliano-Ronchi dei Legionari-Foto di Katia Bonaventura

RONCHI DEI LEGIONARI. Una vera e propria ossessione. E non è solo una questione di “fastidio” quelle centinaia e centinaia di automobili, corriere e camion che, ogni giorno, cavalcano l’autostrada a pochi metri dalle case. Il pericolo di un incidente e, magari, di uno sversamento di combustibile, è sempre in agguato. Ma il rumore, continuo, assordante, quello potrebbe, almeno in parte, essere attutito. Così, a Ronchi dei Legionari, si è appena costituito il comitato “Barriere antirumore autostradale inquinamento Ronchi”, nato per portare avanti obiettivi a difesa degli abitanti e del territorio, in particolare dei rioni di Vermegliano e Selz, con particolare attenzione proprio sul tema dell’inquinamento acustico.

Un primo risultato concreto è stato ottenuto grazie alle 350 firme depositate in Comune e alla Regione. Un passo che, proprio grazie all’interessamento della municipalità ronchese, ha permesso di posizionare strumentazioni per il rilevamento del rumore. «Le attuali barriere - sottolinea il presidente, Maurizio Rizzi - sono del tutto insufficienti a eliminare il rumore e ciò a causa della conformazione del territorio, visto che il tracciato, in quel tratto, è doppio e le rocce carsiche fanno da cassa di risonanza e dell’aumento del traffico che sopporta l’autostrada. Il nostro intento, fatto proprio anche dall’amministrazione comunale, è quello di valutare l’entità dell’inquinamento acustico, capirne le cause e valutare i possibili rimedi. Anche proponendo una modifica strutturale delle barriere già esistenti».

Così il Comitato invita i cittadini sensibili a queste problematiche a chiedere informazioni ed eventualmente iscriversi gratuitamente (telefonando al numero 3486909669 o mandando una mail a maurizio.rizzi@libero.it) per dare maggiore forza a questa iniziativa e raggiungere, nel più breve tempo possibile, risultati ancora più concreti.

I moduli per associarsi e per rimpinguare la raccolta di firme si provano in molti esercizi commerciali della città e del rione di Vermegliano.

Altra questione aperta è quella dell’inquinamento delle acque meteoriche che arrivano proprio dall’autostrada. Spesso raccolgono al loro interni residui di pneumatici o delle pastiglie dei freni dei veicoli. Da anni si cerca una soluzione al problema annoso delle acque meteoriche che dall’autostrada raggiungono i terreni sottostanti e la zona dei laghetti delle Mucille.

Acque che molto spesso sono inquinate e che rappresentano un pericolo se, come successo anche nel passato, vi sia una fuoriuscita di liquido da qualche autocarro in panne o vittima di un incidente. Nel piano di azione locale messo a punto dal Comune e approvato dalla Provincia di Gorizia, trova posto anche la gestione delle acque di prima pioggia dell’autostrada che, in modo particolare, interessano i rioni di Selz e Vermegliano. Ma adesso ci vogliono i fondi, senza i quali non si possono realizzare scoli, condotte e punti di raccolta di acque che non solo nel momento di un incidente appaiono inquinate.

@luca_perrino

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