Rsu Fincantieri: «Sicurezza a rischio con le ditte d’appalto»
Forti preoccupazioni sulle problematiche di sicurezza e ambiente nel cantiere di Panzano soprattutto a fronte dell’eccezionale momento produttivo. A rilevarlo con apprensione le Rsu interne, Fim, Fiom e Uilm che hanno emesso una nota Nei giorni scorsi, rendono noto i sindacati, «nonostante le rassicurazioni fornite dall’azienda» sarebbe emersa una situazione simile a quella che nel 2011 ha portato all’inciodente mortale accaduto a Ismail Mia, che era precipitato da un’apertura a pavimento. «Infatti - scrivono Fi, Fiom e Uilm - sono state rilevate in bacino, a boprdo della costruzione 6257, lavorazioni svole da ditte dell’appalto in prossimità di aperture a pavimento non protette e senza interdizione dell’area». A seguto di questo ulimo episodio e delle «continue carenze rilevate su importanti questioni di sicurezza». tutte comunque «tempestivamente segnalate all’azienda» Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto un incontro urgente con la direzione dello stabilimento per ottenere tutti i chiarimenti.
«I problemi rilevati riguardano quasi totalmente le lavorazioni in appalto - spiegano le Rsu - e spaziano dall’uso non corretto dei dispositivi di protezione individuale alla scarsa pulizia delle aree di lavoro e alla pericolosissima interpretazione delle più elementari regole di sicurezza». Secondo le Rsu questi problemi vengono visti ssolo dalle Rsu: in quanto risulta del tutto insufficiente il presidio da parte della struttura nelle aree di bacino e a bordo». Ciò, concludono «nonostannte l’importantissimo dispendio di risorse che l’azienda sta predisponendo sul tema della sicurezza».
Dalla sicurezza alla legalità. È di ieri la notizia che il ministro dell'Interno, Marco Minniti, e il presidente di Fincantieri, Giampiero Massolo, presente anche l'amministratore delegato, Giuseppe Bono, domani a Roma, alle 10.30, al Viminale, firmeranno il Protocollo Quadro Nazionale di legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nelle attività del Gruppo.
Il Protocollo è finalizzato a creare un «contesto di legalità e sicurezza, attraverso un presidio continuativo sull'intera filiera delle imprese del Gruppo, ottimizzando su scala nazionale i processi di monitoraggio e controllo, delle forniture, degli appalti e subappalti nonchè delle prestazioni di lavoro e servizi».
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