Ruba un anello di 1.400 euro col trucco del telefonino

Con il trucco della finta telefonata alla fidanzata ha rubato un anello d’oro del valore di quasi 1.400 euro. Il colpo è stato messo a segno l’altro pomeriggio all’interno della gioielleria «L’oro di...
Lasorte Trieste 16/06/09 - Corso Italia, Negozio Oro Rescida, Spaccata
Lasorte Trieste 16/06/09 - Corso Italia, Negozio Oro Rescida, Spaccata

Con il trucco della finta telefonata alla fidanzata ha rubato un anello d’oro del valore di quasi 1.400 euro. Il colpo è stato messo a segno l’altro pomeriggio all’interno della gioielleria «L’oro di Resida» in corso Italia. Verso le 17,30 è entrato nel negozio un uomo dall’apparente età di 50 anni. Parlava, così ha riferito la titolare Recida Skrgic ai carabinieri, con un accento straniero. Le ha chiesto di vedere degli anelli perché - così ha detto l’uomo - doveva fare un regalo alla fidanzata.

«Gli ho mostrato 5 anelli che ho preso da una scatola che era in cassaforte», ha riferito nella denuncia la commerciante. Poi mentre li stava guardando l’uomo le ha chiesto di vederne anche altri che erano esposti in vetrina. Così per accontentarlo, ha detto la donna «mi sono distratta e ho preso dalla vetrina quanto mi aveva richiesto il cliente».

Ed è stato a questo punto che lo straniero (alto 1,70 di corporatura robusta e con pochi capelli, vestito con un paio di jeans e un giubbotto nero) ha preso il cellulare dalla tasca. Lo ha appoggiato all’orecchio dopo aver composto un numero di telefono. Alla fine della conversazione, che l’uomo ha detto poi stava parlando con la fidanzata, ha salutato la commerciante annunciandole che «presto sarebbe tornato assieme alla ragazza per provare l’anello». Ha salutato e se n’è andato. Solo che, poi dopo pochi minuti, la donna ha sospettato che l’anello in realtà lo avesse rubato. Infatti ha fatto un rapido controllo e ha scoperto che appunto uno dei monili mancava. Si tratta di un anello di Pomellato del peso di circa 16 grammi composto di oro giallo con una pietra grande azzurra intera di alessandrite, valore 1.380 euro. Recida Skrgic ha subito telefonato ai carabinieri. Sul posto è giunta una pattuglia del radiomobile.

Quello di sabato è stato il terzo colpo in pochi anni alla gioielleria di corso Italia. Nel giorno di Santo Stefano i ladri hanno sfondato una vetrina laterale servendosi di una mazza, ma hanno dovuto abbandonare l'impresa perché nel frattempo era scattato l'antifurto. Il 18 giugno di due anni fa era stato messo a segno un colpo da 20 mila euro durante la pausa pranzo. I ladri avevano agito con i pedoni che passavano a pochi metri mentre gli autobus erano fermi in attesa del verde, e se ne erano andati con decine di anelli e un discreto numero di orologi. Avevano agito nascosti dietro gli scatoloni che poco prima avevano preso dalla strada. (c.b.)

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