Rubato al sexy shop il “pezzo” pregiato

Doveva essere a caccia di pezzi unici e singolari, la mano lesta che a cavallo delle recentissime festività ha fatto letteralmente sparire da un espositore del sexy shop Lola’s, gestito dal presidente Ascom Roberto Antonelli, il «pezzo forte» (ipse dixit) della collezione di oggetti erotici custodita all’interno del negozio di via 4 novembre. Un fallo di cristallo, forgiato con polvere di oro vero, acquistato sei anni prima a Los Angeles. Un articolo del valore di 300 euro, peraltro neppure messo in vendita, ma appunto esibito alla clientela come esemplare di punta del repertorio. Assieme al sex-toys è svanito anche un sofisticato completino intimo della marca americana Shirley of Hollywood, in pizzo e a tema San Silvestro, del costo di 200 euro. Insomma, un bottino complessivo neanche irrisorio: mezzo migliaio di euro.
Doppiamente ferale il colpo subìto dal titolare: non solo si è volatilizzato l’oggetto-simbolo del negozio, ma il furto erotico è stato messo a segno non da uno sconosciuto di passaggio, bensì da un cliente. Sì, perché il singolare episodio è avvenuto nel corso di uno degli eventi serali organizzati da Antonelli e la sua collega all’interno dell’ampia attività, articolata su due piani e corredata anche da una zona bar. Proprio qui, a ridosso del Natale era stato allestito il brindisi di fine anno cui erano stati invitati i più assidui frequentatori del Lola’s sensual shop e clienti affezionati, una trentina di persone in tutto. Il commerciante è solito, per marketing, creare delle iniziative extra, come per esempio la serata sul sesso nell’antica Roma, conferenza con la presenza di una comportamentista sessuologa e un’archeologa specializzata nella storia dei lupanari, seguita con interesse da una cinquantina di persone, secondo quanto riferito.
Tornando al furto, gli articoli si trovavano dislocati su due diversi piani, il fallo di cristallo al livello superiore dove è sistemata oggettistica di vario genere, sotto la lingerie. «Me ne sono accorto solo la mattina seguente – spiega Antonelli – quando nell’accogliere dei nuovi clienti mostrando loro il negozio sono salito al secondo piano per indicare il pezzo forte della collezione e così mi sono reso conto che non c’era più». Ignoto l’autore, ma il vertice Ascom ha i suoi sospetti. Non si può escludere che ad agire siano state due persone, magari una coppia, ma «certamente i due articoli sono stati rubati assieme».
«Sei davvero un pezzente, ma con un gusto raffinato!», si è sfogato poi, sulla sua pagina social, Antonelli. Un furto per fame, ragiona il titolare dell’attività inaugurata a Monfalcone 21 anni fa, si può comprendere e perdonare, ma un furto erotico no. Non si tratta comunque, del primo ladro. «Già alcuni mesi fa mi è capitato di sorprendere una donna mentre infilava un completo intimo nella sua borsa – racconta il vertice Ascom –. Quando è entrata nel negozio non l’ho riconosciuta, ma dopo pochi istanti ho avuto un flash e mi sono ricordato di lei perché già mi aveva portato via un costume di Carnevale. Così l’ho tenuta sott’occhio e proprio mentre mi trovavo in cassa l’ho vista maneggiare con la sacca, nel tentativo di inserirvi l’intimo. L’ho raggiunta alle spalle e le ho intimato di riporre sulla gruccia l’articolo. Poi ho chiamato la Polizia che le ha fatto una bella ramanzina. Non l’ho denunciata, ma la prossima volta, se ricapiterà di nuovo qualcosa del genere, lo farò». «Intanto – conclude – l’ho segnalata nella nostra chat dei commercianti, cosicché tutti tengano la guardia alzata». –
Riproduzione riservata © Il Piccolo