Rubavano mezzi agricoli, sei in manette

Un’organizzazione criminale rumena dedita al traffico internazionale di trattori e materiali agricoli è stata decapitata dai carabinieri del comando provinciale di Gorizia e del Nucleo operativo radiomobile della compagnia di Gradisca. I militari hanno tratto in arresto 6 persone e 7 sono state denunciate a piede libero. A una quattordicesima persona, già in stato d’arresto nel carcere del Coroneo di Trieste, è stata inoltre formalizzata un’ordinanza di custodia cautelare da parte del sostituto procuratore Valentina Bossi. Per tutti l’accusa è di furto aggravato e continuato in concorso in quanto ritenuti responsabili, a vario titolo, di 36 furti messi a segno nelle province di Gorizia, Trieste e Udine. Le indagini dell’operazione “Agrimotor” sono durate oltre un anno e si sono concluse nel fine settima in via Roma a Gradisca con il fermo in flagranza di reato dei capibanda Petre Popovich (41 anni) e Gheorghe Mircea Goia (31), bloccati prima che imboccassero il raccordo autostradale insieme a quattro dei loro uomini: Mihai Dan Cortusan (42 anni), Marius Mircea Cioc (25), Ioan Cristian Petru Marcu (20) Viorel Daniel Condria (37). La “banda dei trattori” ha sottratto materiale per oltre mezzo milione di euro. Come spiegato ieri mattina dal colonnello Giuseppe Arcidiacono e dal capitano Marco Sutto il sodalizio criminale metteva in atto i propri colpi con delle vere e proprie sortite nelle zone di confine. L’organizzazione agiva nei fine settimana, rimanendo nel territorio italiano solo per poche ore. Arrivava da Timisoara con due furgoni, uno per il trasporto della refurtiva (piccoli trattori, motocoltivatori e altra attrezzatura per l’artigianato o l’edilizia) e uno per il trasporto del “personale” con cui, tra le altre cose, venivano organizzate delle vere e proprie staffette anti-posto di blocco. La banda colpiva aziende agricole e abitazioni private isolate e riattraversava immediatamente la frontiera. L’attività investigativa è iniziata a febbraio dello scorso anno quando tra Sagrado e San Pier d’Isonzo è stata messa a segno una serie di furti. Le indagini coordinate dal pm Bossi hanno coinvolto le forze di polizia di Slovenia, Ungheria e Romania e si sono concluse nella notte tra sabato e domenica. Nell’occasione, i malviventi avevano colpito nei comuni di San Giorgio di Nogaro e Carlino sottraendo un trattore, 3 motocoltivatori, 3 falcia erba, un compressore industriale, 4 frese agricole, 2 motoseghe e altro materiale per un valore di 45mila euro. Tutto il materiale veniva poi venduto sul mercato rumeno. Al momento del controllo dei carabinieri, l’autista della banda ha tentato di giustificare la presenza della merce esibendo una falsa fattura d’acquisto rilasciata da una ditta francese, non è stato però sufficiente per evitare le manette. Lui e i compagni sono stati rinchiusi nel carcere di Gorizia. Ai primi di marzo era già stato arrestato il 35enne Ioan Augustin Balas. Ritenuto figura di spicco della banda insieme a Popovich e Goia si trova in carcere a Trieste.
Stefano Bizzi
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