Saggio breve preferito a Quasimodo

Nel Monfalconese i ragazzi alla maturità non scelgono il tema letterario
Bonaventura Monfalcone-18.06.2014 Esame di matura-Liceo scientifico-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-18.06.2014 Esame di matura-Liceo scientifico-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

MONFALCONE. “Ignorato” dagli studenti delle superiori del mandamento monfalconese, il tema letterario che proponeva un brano “E ride la gazza nera sugli aranci” del poeta Salvatore Quasimodo, tratto dalla raccolta “Ed è subito sera”.

Apprezzate, invece, la maggior parte delle altre tipologie di “saggio breve” come quelle dell’ambito scientifico della “Tecnologia pervasiva”, delle “Periferie”, delle “Nuove responsabilità”, di tipo socio-economico “Violenza e non violenza nel ‘900” e quello di carattere storico con le differenze tra “L’Europa del 1914 e l’Europa del 2014”.

Quasi nulli, invece, i consensi sull’attualità nel concetto “Siamo un paese straordinario ma fragile”, espresso dal celebre architetto di fama mondiale Renzo Piano. Una situazione manifestata nella maggior parte dei maturandi dell’Isis “Einaudi-Marconi-Brignoli” di Staranzano dell’Isis “Sandro Pertini” e del liceo “Buonarroti”. A parte, dunque, l’ansia della vigilia durata fino alla dettatura delle tracce ministeriali resa più ardua dalla stanchezza di una notte insonne, la prova d’Italiano di ieri è stata accessibile alla maggior parte degli studenti che hanno dichiarato, invece, preoccupazione per il compito di matematica in programma oggi. Ecco, infatti, alcune testimonianze di alcuni studenti del “Buonarroti”.

«Intanto –spiega Giovanni – vorrei ricordare che Quasimodo non c’era nel programma di quest’anno e ho scelto la traccia che mi sembrava più a portata di mano, quella di tipo socio- economico».

«Sarà un salto nel buio la prova che ci attende oggi – afferma Anjeza, albanese – ma confidiamo nella bravura dei nostri docenti su quello che ci hanno insegnato. Nel tema, la traccia che mi attirava di più è stata quella della tecnologia nell’età moderna che ha invaso tutti i campi».

«Sarà un bene, un male? Vedremo –si interroga Francesca che ha scelto lo stesso tema - Un male se si sostituirà al lavoro dell’uomo». Sara di Staranzano, stanca ma soddisfatta, si è cimentata invece sulla “Violenza e non violenza nel ‘900”. «Adesso-dice-vado subito a ripassare la matematica». Alle 13.30 sono uscite le monfalconesi Agata e Assunta.

«E’ andata bene – dicono sorridenti – e speriamo anche domani».

Ciro Vitiello

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