Sala Tripcovich, da teatro a polo per il cinema

Qualcuno la voleva abbattere, e invece ritrova nuova e più succosa vita. Un accordo tra il Comune, il Verdi, la Cappella Underground e Alpe Adria cinema trasforma la Sala Tripcovich anche in una sala cinematografica per due fra i maggiori festival triestini, “Trieste Science+Fiction” (5-9 dicembre) e “Trieste film festival” (17-23 gennaio). Proprio mentre si stanno concludendo le pratiche amministrative per conferire il teatro al patrimonio della Fondazione.
«Si dà così attuazione a un impegno che avevo assunto nei confronti dei festival cinematografici di grande qualità organizzati a Trieste, a differenza di quanti sul tema hanno fatto solo chiacchiere - manda a dire il sindaco Cosolini al centrodestra da sempre contrario a cedere la struttura al Verdi - noi diamo attuazione alla scelta di diversificare l’utilizzo della Sala Tripcovich mettendola a disposizione delle diverse offerte culturali». Per Claudio Orazi, il commissario della Fondazione, che proprio ora conclude il mandato, «la fondazione auspica la massima collaborazione tra le istituzioni pubbliche e le eccellenze culturali di Trieste».
Dopo la creazione a cura della Provincia della Casa del cinema nel vicino palazzo che contiene il teatro Miela, il polo cinematografico prende dunque forma, e centinaia di spettatori che restavano a far la fila fuori per mancanza di posti nelle passate edizioni (al “Cinecity” il festival di fantascienza e al Miela la rassegna di Alpe Adria) hanno adesso la prospettiva di una sede più accogliente.
La Tripcovich sarà attrezzata in tempo per ospitare le due manifestazioni cinematografiche di livello internazionale, e in seguito anche altri eventi dedicati alla settima arte.
«L’accordo sull’utilizzo della Sala Tripcovich segna un importante risultato per lo sviluppo dei festival del cinema a Trieste - afferma Daniele Terzoli, presidente del centro ricerche La Cappella Underground -, la nuova “location” va incontro alle esigenze del pubblico, sia in termini di capienza che di accessibilità. Il Festival di fantascienza, così come le altre manifestazioni, è inoltre un’iniziativa che appartiene di fatto all’intera città, e la collaborazione con le grandi istituzioni va certamente nella direzione di ampliare e potenziare questa prospettiva». Soddisfazione anche da Alpe Adria cinema, la presidente dell’associazione Cristina Sain ritiene che «questa collaborazione appena avviata consentirà al “Trieste film festival” di operare con maggiore efficacia e rinnovata energia per la crescita della manifestazione».
Già nel 2005 gli operatori culturali “inventori” di rassegne cinematografiche invocavano una cittadella del cinema in prossimità del Teatro Miela, puntando gli occhi sulla Sala Tripcovich, trasformata all’inizio degli anni ’90 da stazione delle autocorriere in teatro, come sede alternativa del Verdi sottoposto a un restauro durato 5 anni. E finanziata dal mecenate e musicista Raffaello de Banfield, cui dal 2008 la “Sala” è intitolata.Son passati, come sempre accade, molti anni. Ma il progetto si è realizzato.
Sempre più ricchi di sezioni, di premi, di eventi speciali, di collaborazioni internazionali, di proposte innovative e vetrine di talenti, i due festival inaugurano quest’anno dunque il loro “cinema” (pagheranno solo le spese di gestione), avendo la “casa” a due passi, che è il quartier generale degli uffici operativi.
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