Saldi di fine stagione con alti e bassi E da Benetton si cambia marchio

Bumbaca Gorizia 14.01.2021 Negozio Benetton in chiusura @Pierluigi Bumbaca fotografo
Bumbaca Gorizia 14.01.2021 Negozio Benetton in chiusura @Pierluigi Bumbaca fotografo



I saldi iniziati lo scorso 7 gennaio hanno rinfrancato un po’ le casse degli esercenti goriziani, quantomeno quelli che operano nelle vie più centrali. L’avvio delle svendite di fine stagione, a detta dei commercianti, può dirsi positivo anche se con dei distinguo.

Per prima cosa, non è servito a nulla, a quanto pare, aprire la scorsa domenica. Il verdetto di chi ha optato per la serranda alzata, infatti, è unanime: in città non c’era nessuno. Molto probabilmente i goriziani, costretti dalla momentanea zona arancione a una vita di sole passeggiate nel proprio Comune, hanno optato per fare proprio questo, dribblando lo shopping che, comunque, era possibile fare tutti gli altri giorni. Sul fronte degli acquisti pare però che abbia funzionato bene il sabato come pure le prime due giornate dei saldi. Giovedì e venerdì infatti si era in zona gialla, la prima concessa dopo le vacanze natalizie. In questi casi, con bar e ristoranti aperti e la libera circolazione tra Comuni, l’effetto traino evidentemente funziona. Non si tratta, comunque, di un fenomeno che si converte in grandi numeri sul fronte degli incassi né di una stagione complessivamente fortunata, viste le tante restrizioni che si alternano confondendo la clientela. Tanti ormai si presentano nei negozi chiedendosi cosa possono o non possono fare e soprattutto quando.

La prospettiva di ulteriori cambiamenti preoccupa anche le imprese che non sanno più cosa attendersi. Ci sono però degli elementi positivi che si legano alla situazione pandemica. «Con i centri commerciali e i confini chiusi le persone iniziano a comprare in città, senza spostarsi e senza correre rischi», raccontano da più di un punto vendita, e in questo caso da dietro le vetrine di Max Mara in corso Verdi. «C’è comunque incertezza, soprattutto per il settore abbigliamento. Anzi, domenica possiamo dire di aver visto solo gente vestita da runner», scherza la responsabile del negozio che rappresenta il noto marchio di abiti da donna. Anche da queste parti comunque si è provato a lanciare delle promozioni già molto prima dei saldi. Lo stesso ha fatto Benetton, sempre nell’isola pedonale di corso Verdi, il quale annuncia, con un’ampia cartellonistica sulle sue vetrine “sconti dal 30 al 70% per cambio marchio”. Ergo, si tratta di un rapido abbandono dato che il negozio è aperto da pochissimi anni, precisamente dall’estate del 2017. Benetton era subentrato a Stefanel, altro nome di rilievo che dopo due anni aveva comunque alzato bandiera bianca. In questo spazio commerciale arriverà un altro franchising piuttosto famoso, ma al momento non è dato sapere quale.

Se ci si sposta fuori dalla zona pedonale, si riscontrano invece le solite difficoltà: pochi affari e poche serrande ancora alzate. In particolare è il settore abbigliamento a soffrire, mentre meglio si può dire dell’intimo. I saldi sono andati bene, ad esempio, da Intimissimi, Calzedonia e Goldenpoint. «Anche in zona rossa abbiamo lavorato perché vendiamo beni considerati essenziali», conclude l’imprenditrice che gestisce Goldenpoint in corso Italia. L’accento sulla sfera privata, in qualche modo, va posto anche qui. –

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