San Canzian “fa rete” con le aziende agricole

Il Comune punta sui fondi comunitari. Nel piano anche rimboschimenti, cicloturismo e archeologia
Bonaventura Monfalcone-07.01.2012 Viale alberato-Stradda principale-Isola Morosini-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-07.01.2012 Viale alberato-Stradda principale-Isola Morosini-foto di Katia Bonaventura

SAN CANZIAN D’ISONZO. Punta ancora sui fondi comunitari e sul fare rete per la valorizzazione del territorio e delle aziende agricole e le realtà agrituristiche il Comune di San Canzian d’Isonzo, che questa volta è partner del Comune di Grado nel nuovo Piano di sviluppo rurale.

L’amministrazione locale, sempre con le proprie risorse di personale, ha delineato le azioni che potrà promuovere direttamente, nel caso in cui la partecipazione al bando da parte delle realtà locali coordinate da Grado risulti vincente. Sul territorio di San Canzian il precedente Psr riservato alle sole imprese ha riversato in ogni caso oltre 2 milioni di fondi pubblici e visto un investimento di pari misura da parte dei privati.

«In questo caso gli enti locali potranno essere beneficiari di risorse per effettuare in prima persona delle azioni di valorizzazione del territorio e delle sue produzioni di eccellenza», conferma il sindaco Silvia Caruso. Il Comune di San Canzian le ha individuate nel rimboschimento di alcune aree per migliorarne la valenza ambientale e in un ulteriore ampliamento della rete di piste ciclabili, pensanto anche in un’ottica di sviluppo del cicloturismo.

«In questo ambito abbiamo delineato il progetto, del valore di quasi 500mila euro - spiega il sindaco -, per connettere il centro di San Canzian d’Isonzo a Staranzano, lungo la strada provinciale 2, ma anche il completamento che effettueremo con fondi propri, dei percorsi ciclo-pedonali a San Canzian, con la realizzazione di un ponticello-belvedere sulla roggia di via Trieste e la connessione tra le vie Dante e Romana, lungo la quale si affaccia la chiesetta di San Proto».

L’intervento, che segue la riqualificazione di via Romana e il consolidamento del muro di contenimento dell’area archeologica a fianco della chiesa parrocchiale, rappresenta per l’amministrazione un ulteriore tassello nella valorizzazione dei resti archeologici che costituiscono, come l’agricoltura, uno dei patrimoni più importanti del territorio. «La terza azione che abbiamo deciso di presentare al Comune di Grado, perché rientri nel progetto complessivo - afferma il sindaco Silvia Caruso -, riguarda proprio lo sviluppo del marketing territoriale, centrato anche sulla presenza dei resti di epoca romana». Il nuovo Psr 2014-2020 “Per coltivare un futuro sostenibile” non esclude comunque le imprese, perché una delle finalità è il rilancio dei prodotti locali. Al precedente progetto hanno aderito grandi aziende con produzioni “tradizionali” e vitivinicole, ma anche imprese di piccole dimensioni e che magari hanno puntato su coltivazioni più singolari, perlomeno per il territorio, come quelle della lavanda e dell’ulivo. Le aziende coinvolte sono state 12, tra i comuni di San Canzian, Turriaco, Staranzano, San Pier e Monfalcone per 4,3 milioni di investimenti complessivi.

Laura Blasich

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