San Rocco festeggia i 109 anni dell’obelisco di Lasciac

È il simbolo di uno dei borghi goriziani più ricchi di storia e tradizioni, ha superato abbondantemente ormai il secolo di vita e, in tempi recenti, è staro ripulito per tornare agli antichi...
Bumbaca Gorizia 20.04.2009 Obelisco San Rocco pulito - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 20.04.2009 Obelisco San Rocco pulito - Foto di Pierluigi Bumbaca

È il simbolo di uno dei borghi goriziani più ricchi di storia e tradizioni, ha superato abbondantemente ormai il secolo di vita e, in tempi recenti, è staro ripulito per tornare agli antichi splendori. Tanto che sarà ancora lui il protagonista principale nella piazza San Rocco che presto verrà completamente rinnovata. Parliamo dell’obelisco di Lasciac, la fontana monumentale che il grande architetto sanroccaro progetto agli inizi del secolo scorso, e che proprio nei giorni scorsi ha festeggiato (ed è stata festeggiata a San Rocco) i 109 anni di età.

Era l’aprile del 1909, infatti, quando l’obelisco veniva inaugurato nel cuore del borgo, proprio di fronte alla chiesa parrocchiale, a pochi anni di distanza dall’iniziativa promossa dalla locale Società di Abbellimento “Progresso” presieduta da Giuseppe Pincherle, che aprì un dibattito sulla sostituzione dell’antiquato manufatto che sormontava allora il pozzo dal quale le donne del borgo attingevano l’acqua ogni giorno. Se il progetto, come detto, fu di Lasciac (che accettò anche per lasciare al suo borgo natio un dono speciale, a realizzare materialmente la fontana fu lo scalpellino goriziano Francesco Podbersig, e la solenne cerimonia di inaugurazione si svolse domenica 25 aprile 1909 «in un clima di grande festosità», come scrisse il Corriere friulano del giorno successivo, e come viene ricordato anche oggi sulle pagine digitali del sito www.borcsanroc.it, il sito voluto dal Centro tradizioni di borgo San Rocco proprio per omaggiare e valorizzare la storia e gli eventi che riguardano il quartiere.

Il tutto a testimonianza, ce ne fosse bisogno, di quanto l’obelisco nel tempo sia diventato davvero un simbolo importante per la comunità locale. Perché ai suoi piedi i giovani, generazione dopo generazione, si ritrovavano e si ritrovano ancora per chiacchierare e decidere poi magari come passare la serata. E perché nel corso degli anni la fontana monumentale è stata anche al centro del dibattito di urbanisti o semplici cittadini, chiamati a dire la loro sul modo migliore per tutelare, recuperare e valorizzare l’opera. Opera che, va detto, rispetto alla collocazione originale, è già stata spostata di una decina di metri tra la fine del 1968 e l’inizio del 1969, nell’ambito dei lavori che allora mutarono viabilità e aspetto di piazza San Rocco.

E più recentemente si è discusso ancora come collocare l’obelisco nel progetto per la nuova piazza, che verrà realizzata nei prossimi anni (esattamente come accadrà anche in corte Sant’Ilario) nell’ambito dei progetti legati al Pisus. Ma, Lasciac e tutti coloro che hanno a cuore la fontana, non devono temere. Pur in un contesto più moderno e ordinato, sarà sempre lì, a ricordare oltre un secolo di storia sanroccara.

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