Sanità, l’appello del Cro di Aviano: «Sulla prevenzione gli Irccs possono fare di più»
Lo ha detto la direttrice scientifica Franceschi alla Midsummerschool 2025. Focus sul papillomavirus e il carcinoma della cervice uterina.

«Il carcinoma della cervice è oggi l'unico tumore per cui esiste una strategia globale di eliminazione, ma siamo ancora lontani dagli obiettivi perfino nell'Unione Europea; gli Irccs potrebbero aggiungere le loro competenze e prestigio a quelle dell'Istituto Superiore di Sanità e delle Regioni per promuovere prevenzione e screening, un'opportunità che la Rete potrebbe cogliere per rafforzare il proprio impatto sulla salute pubblica».
È, in sintesi, l'intervento di Silvia Franceschi, direttrice scientifica del Cro di Aviano e membro del direttivo di Alleanza Contro il Cancro, di cui l'Istituto è socio fondatore, alla round table della Midsummerschool 2025 organizzata dallo Ieo, Ist. europeo oncologia.
Franceschi ha posto l'accento sul possibile contributo degli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico nella prevenzione oncologica, con un focus sul papillomavirus (HPV) e il carcinoma della cervice uterina. La ricercatrice ha ricordato come l'Organizzazione Mondiale della Sanità abbia definito la soglia di eliminazione del carcinoma della cervice in meno di quattro casi ogni 100 mila donne, un traguardo che nessun Paese europeo ha ancora raggiunto.
Nella maggior parte d'Italia, la copertura vaccinale resta sotto il 70% e solo metà della popolazione femminile partecipa ai programmi di screening organizzato.
«Dovremmo soprattutto impegnarci a intercettare quel 30-40% di donne che non sono mai state sottoposte a screening - ha spiegato Franceschi - ed ogni contatto con la sanità deve diventare un'occasione per offrirne loro uno».
Riproduzione riservata © Il Piccolo