Sanità gratuita per i poveri di Capodistria

Apre i battenti l’ambulatorio “Pro Bono”. Accoglierà i cittadini senza tutele assicurative. Medici e infermieri volontari
Di Mauro Manzin

TRIESTE. Dopo Pasqua diventerà operativo in Slovenia il terzo ambulatorio “Pro Bono”. Aprirà i battenti nel Centro sanitario di Capodistria e si occuperà di quei cittadini che, privi di assicurazione sanitaria, non possono accedere alle cure gratuite del sistema sanitario nazionale. Solo nell’Istria slovena sarebbero circa una settantina. Ma, assicurano i responsabili dell’ambulatorio, non respingeremo nessuno di quelli ci chiederanno aiuto. Per dare vita a questa iniziativa umanitaria, come spiegano le Primorske Novice, hanno unito le loro forze il Centro sanitario di Capodistria, il Comune del capoluogo del Litorale, il Centro per il lavoro sociale, la Croce rossa e la Caritas.

L’esempio sul quale si sono basati i promotori dell’ambulatorio è quello dell’iniziativa gemella già operativa però a Lubiana da 13 anni e diretta dal dottor Aleksander Doplihar che, assieme ai suoi colleghi, presta ovviamente gratuitamente il suo servizio. Un analogo centro è stato anche aperto a Maribor. Ora è la volta di Capodistria. L’ambulatorio sarà operativo a partire dal prossimo 22 aprile ogni martedì dalle 13 alle 17 ma se la domanda dovesse aumentare si è pronti a rivedere gli orari di servizio. Per allestire la struttura nel Centro sanitario di Capodistria sono stati spesi 500 euro. I pazienti che si recheranno nell’ambulatorio potranno esprimersi ovviamente in sloveno, ma anche in italiano, serbo e inglese. In esso si forniranno i seguenti servizi: visite mediche, cure per gli stati acuti, medicine di pronto soccorso, si prescriveranno visite specialistiche e sarà gestito l’eventuale ricovero del paziente, si effettueranno iniezioni, la misurazione della pressione arteriosa, si effettueranno elettrocardiogrammi e prelievi del sangue e delle urine.

«Sulla necessità di aprire un simile ambulatorio ci pensavo da tempo - ha dichiarato alle Primorske Novice il capo dell’ambulatorio Pro Bono di Capodistria, dottor Stanislav Mahne - e quando sono andato in pensione ho preso subito contatti con l’analoga inziativa già operativa a Lubiana e ora sono orgoglioso che finalmente riusciamo a lavorare anche qui in Istria». «Finora - ha precisato - abbiamo comunque dato una mano ai più bisognosi in modo semi legale ora invece opereremo nella piena legalità e ci sono altri operatori sanitari pronti a prestare la loro opera di volontariato nel nostro ambulatorio». E che di una simile iniziative ce ne fosse bisogno lo ha confermato la direttrice sanitaria del Centro sanitario di Capodistria, Ljubica Kolander Bizjak la quale ha spiegato come fino ad oggi si cercava di aiutare la gente sprovvista di assistenza sanitaria operando in regime di straordinario e in modo totalmente gratuito. Il direttore del Centro sanitario che, ripetiamo, ospita l’ambulatorio “Pro Bono”, Matevž Ravnikar sta già lavorando per riuscire a trovare anche uno psichiatra, un dentista e un ginecologo disposti a fornire la loro opera volontaria.

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