Sanremo si fa, dal 12 al 16 febbraio. Fazio: «Che bel segno»

Fibrillazione finita: il festival di Sanremo si terrà dal 12 al 16 febbraio. Nei giorni scorsi si era parlato dell’ipotesi di uno slittamento delle date per evitare l’ingorgo con gli obblighi imposti...
Di Edoardo Marchi
Fabio Fazio e Luciana Littizzetto durante durante la puntata di 'Che tempo che fa' del 9 dicembre 2012. ANSA/ RAI ++HO - NO SALES EDITORIAL ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++
Fabio Fazio e Luciana Littizzetto durante durante la puntata di 'Che tempo che fa' del 9 dicembre 2012. ANSA/ RAI ++HO - NO SALES EDITORIAL ++HO - NO SALES EDITORIAL USE ONLY++

Fibrillazione finita: il festival di Sanremo si terrà dal 12 al 16 febbraio. Nei giorni scorsi si era parlato dell’ipotesi di uno slittamento delle date per evitare l’ingorgo con gli obblighi imposti dalla legge sulla par condicio, in vista di un possibile election day il 17-18 oppure il 24-25 febbraio. Ieri la conferma della collocazione già prevista. «In bocca al lupo a tutti», ha commentato su Twitter il direttore Intrattenimento Giancarlo Leone. «W la Rai!», ha twittato invece Fabio Fazio.

La decisione di confermare le date di Sanremo «è un bel segno da parte della nuova Rai» ha aggiunto il conduttore, sottolineando che «il festival è uno spettacolo, fatto di canzoni, ospiti, comici e attori» e dunque «nessuno può pensare che lo si adoperi per un altro scopo».

«Sono molto grato all’azienda, al direttore generale, al direttore Intrattenimento Leone: rinviare il festival ci avrebbe costretto a rivedere tutto il nostro progetto», sottolinea Fazio. «In questi giorni abbiamo perso comunque del tempo, ma ora ci rimettiamo in moto, siamo qui a lavorare».

Con l’election day atteso per il 24-25 febbraio, il festival sarà comunque «anomalo, perchè cadrà in una fase di campagna elettorale. È evidente che risentirà dei giorni che vivremo, perchè è una manifestazione calata nella realtà, nel presente. Ma la par condicio, che è perfettamente regolamentata - dice ancora il conduttore - non vieta di cantare, parlare, ridere o scherzare. Insomma la vita va avanti. E pensare che i festival possano condizionare le elezioni mi sembrava una preoccupazione eccessiva».

Una preoccupazione che Fazio ha colto «non da parte della Rai», piuttosto, spiega, «ho avuto questa sensazione leggendo le dichiarazioni dei politici. Se il problema fosse stato banalmente tecnico (legato cioè agli obblighi di programmazione per la par condicio, ndr), non ne avrei fatto un problema, nè in un modo nè nell’altro».

Ora che è «sceso dallo slittino» - immagine con cui aveva ironizzato qualche giorno fa sul rischio di slittamento del festival - Fazio può concentrarsi con la sua squadra sulla costruzione di uno spettacolo che dovrà avere come cifra essenziale la leggerezza: «Non abbiamo mai perso la serenità, in questo modo non la perderemo. Lucianina? Immagino che sia contenta». E conclude con una battuta: «Speriamo che ora non cambino la data delle elezioni...».

La riunione che si è tenuta tra il direttore generale Luigi Gubitosi e il responsabile dell’Intrattenimento e direttore in pectore di RaiUno Giancarlo Leone ha fatto valere le ragioni della prima data scelta, dal 26 febbraio al 2 marzo. A marzo Raiuno sarebbe stata comunque bloccata da un altro evento da Bologna: il 4 marzo, l'omaggio a Lucio Dalla, nel giorno in cui il cantautore avrebbe compiuto 70 anni. Ma il problema dello spostamento delle date comportava soprattutto un ritardo nella chiusura dei contratti con gli ospiti. E già circolano i nomi della top model Bianca Balti (la Beatrice negli spot con Dante-Marcorè), Renato Zero, Penelope Cruz, Paul McCartney e l’ex premier inglese Tony Blair.

Le polemiche erano diverse. Lo slittamento delle date serviva a non intralciare l’informazione preelettorale.

«Il tema non può essere che Sanremo si sposta perché fa paura, perché bisogna stare attenti agli ospiti o perché ci sono canzoni di destra o di sinistra. Finché si scherza va bene», ha detto Fazio in un'intervista uscita su “la Repubblica”. «Ma non si può applicare la par condicio a una gara di canzoni, no?».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:musicafestival

Riproduzione riservata © Il Piccolo