Sant’Antonio Nuovo: pesante lampadario crolla tra i banchi

Pochi centimetri più in là e avrebbe potuto essere una tragedia. Fortunatamente invece il tutto si è risolto soltanto con un grande spavento e nessun danno fisico alle persone.
Ieri mattina, intorno alle 10, durante la celebrazione della messa, uno dei sei lampadari della Chiesa di Sant’Antonio Nuovo è improvvisamente crollato dal soffitto, piombando a terra da un’altezza di circa cinque metri. La celebrazione, iniziata da 30 minuti, si avviava alla fase conclusiva. All’interno della chiesa in quel momento si trovava un centinaio di fedeli, per la maggior parte parrocchiani di “Sant’Antonio Taumaturgo”. All’improvviso un boato ha squarciato il silenzio della celebrazione religiosa.
A cedere è stato il cavo di sostegno di uno dei lampadari, sistemato nella navata destra della chiesa, poco distante dall’altare. Fortunatamente l’imponente struttura in ottone è andata a cadere esattamente nello spazio che divide le prime file dei banchi riservati ai fedeli, in pratica non più di un metro di larghezza di corridoio tra le bancate.
Una fatalità incredibile, se si pensa che sarebbe bastata una minima differenza di distanze da una parte o dall’altra delle due file di banchi ed il lampadario avrebbe colpito le persone che stavano assistendo alla celebrazione e che invece, per fortuna, sono state soltanto sfiorate dall’oggetto in caduta.
Comprensibilmente ci sono stati attimi di paura e di panico tra i parrocchiani. A celebrare la funzione delle 9.30 del mattino, tradizionalmente seguita da un buon numero di fedeli, per la maggior parte di età avanzata, c’era ieri monsignor Cian. Il parroco di “Sant’Antonio Nuovo”, don Fortunato Giursi, in quel momento stava invece uscendo dal confessionale e si stava dirigendo verso l’altare. È stato lui il primo ad assicurarsi che non ci fossero problemi fisici alle persone e a tranquillizzare tutti i presenti.
«Fortunatamente non è successo nulla - sospira Don Giursi - ma potevano esserci danni seri alle persone. Si è trattato di una fatalità, ma questo episodio dimostra come la struttura necessiti di una manutenzione continua anche nella sua parte interna».
Ironia della sorte, un paio d’ore più tardi, andava in scena il sopralluogo delle istituzioni locali sul completamento dei lavori alle facciate esterne della stessa chiesa.
In ogni caso l’attività ecclesiastica di “Sant’Antonio Nuovo” non subirà nessun rallentamento in seguito all’incidente di ieri, con le celebrazioni che continueranno regolarmente. La zona del crollo del lampadario è stata subito delimitata del nastro adesivo per la messa in sicurezza in attesa del ripristino. Già oggi ci sarà la messa in sicurezza dell’intero apparato elettrico, cui seguirà la verifica della stabilità di tutti gli altri lampadari della Chiesa.
Grazie anche alle offerte dei suoi fedeli, la Parrocchia di Sant’Antonio Nuovo, parallelamente ai lavori esterni a cura del Comune di Trieste, ha provveduto infatti autonomamente alla realizzazione di alcuni interventi all’interno della struttura religiosa, dal restauro del Presepe a quello dei banchi, fino alle 14 tele della Via Crucis, oltre alla sistemazione degli ingressi, mentre all’appello manca ancora la sacrestia. Ieri, per la cronaca, si festeggiava Sant’Antonio Abate. Anche se non si tratta esattamente del protettore della chiesa, un’occhiata dall’alto la deve avere data ugualmente.
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