Sappada, sepolti dalla neve caduta dal tetto: salvati

Sono stati travolti e sommersi da una quantità incredibile di neve caduta dal tetto a causa delle alte temperature: si sono salvati per miracolo.
Protagonisti dell’avventura a lieto fine a Sappada sono stati una coppia di triestini, Giorgio Cossetto e Marina Scala rispettivamente di 56 e 55 anni. Che ieri mattina hanno avuto l’idea di fare una passeggiata fino al laghetto di pesca sportiva Zieghelhutte a circa 15 minuti dal centro della località montana. Si sono seduti su una panca a prendere il sole. Ma all’improvviso sono stati investiti dalla massa di neve dal tetto, caduta in seguito alla rottura improvvisa del paravalanghe. L’uomo è stato sbalzato dopo un volo di oltre tre metri direttamente nel lago. La donna è stata sommersa da quella che non è esagerato definire una montagna di neve. Infatti è caduta neve per oltre dieci metri di lunghezza alta oltre un metro. Centinaia di chili di peso.
«Me la sono vista brutta. Urlavo e non riuscivo a sentire gli altri. La neve mi era finita in bocca e nel naso e non riuscivo a respirare», racconta Marina Scala, ancora sotto choc.
La fortuna è stata che il marito è riuscito a tornare a riva nonostante la temperatura dell’acqua del lago non certo calda. Giorgio Cossetto è riuscito ad attirare l’attenzione di due sci alpinisti che si trovavano a un centinaio di metri e stavano passando proprio in quel drammatico momento. I due avevano nello zaino la pala e altri attrezzi tecnici. Così assieme al marito hanno scavato freneticamente il mucchio di neve alto non meno di tre metri che aveva sommerso Marina Scala. È stata una febbrile lotta contro il tempo. Infatti la donna ha rischiato di morire asfissiata perché non c’era più aria all’interno della piccola caverna che le si era formata attorno al volto.
Intanto è scattato l’allarme. Nel giro di una decina di minuti, grazie all’autista della motoslitta messa subito a disposizione dal noleggio Sappada, due tecnici del soccorso alpino sono giunti sul posto. Racconta Cristian Tosetto, uno dei soccorritori. «Fortunatamente l’uomo sapeva nuotare ed è riuscito a dare l’allarme tempestivamente. La moglie era completamente sepolta da oltre tre metri di neve. Non era una situazione semplice».
Dice ancora Marina Scala: «Voglio ringraziare tutti. I due sci alpinisti e gli uomini del soccorso alpino. Sono stati meravigliosi. Senza il loro aiuto non sarei certo qui a raccontare la nostra avventura».
Poi aggiunge: «Assieme a mio marito siamo venuti a Sappada per trascorrere il week end. Sabato siamo andati a sciare ma oggi (ieri, ndr) abbiamo preferito fare una passeggiata in un luogo bellissimo. Così ci siamo fermati vicino al laghetto a prendere il sole. Se ci penso a quello che poi è successo mi vengono i brividi».
La coppia di triestini sono stati riaccompagnati nella loro casa di Sappada dopo si sono potuti riprendere. Non hanno avuto bisogno delle cure dei sanitari. Il laghetto di Zieghelhutte dedicato in estate alla pesca sportiva si trova in una spaziosa terrazza naturale al piede del “Bosco Piano”. E’ stato realizzato negli anni ’80 dall’Associazione Pescatori “Sorgenti del Piave” con la collaborazione del comune pladense.
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