Scandalo bistecca a Spalato Sulle tavole carne avariata

SPALATO. Scoppia lo “scandalo bistecca” in Dalmazia. Dal 2011 fino a poco tempo fa un 45.enne dei Castelli spalatini ha importato dalla Bosnia ed Erzegovina circa 27 quintali (2700 chilogrammi) di carne congelata e di dubbia qualità, vendendola a titolari di ristoranti, trattorie, osterie, macellerie e anche a numerosi rivenditori, tutti della regione dalmata.
Eludendo il pagamento della dogana con l’ aiuto di complici e grazie alla differenza tra i prezzi d’ acquisto e vendita, il maneggione è riuscito a mettere in tasca circa 200 mila kune, sui 26 mila e 500 euro. Il giochino è andato avanti per mesi, ma l’altro giorno agenti del Dipartimento anticriminalità organizzata della questura spalatina hanno arrestato l’uomo. Per il momento dovrà rispondere del reato di mancato pagamento delle imposte doganali, ma a ciò potrebbero aggiungersi altre imputazioni.
L’ispettrice veterinaria statale Svjetlana Milin Radic ha confermato ai giornalisti che la carne contrabbandata da Tonci Miljkovic, questo il nome del sospetto, veniva immagazzinata in ambienti inidonei ed era dunque di qualità alterata e potenzialmente nociva per la salute dell’ uomo.
«Miljkovic – ha aggiunto l’ispettrice prima dell’arresto – non ha potuto fornire alcuna conferma ufficiale sulla provenienza della carne, da chi era stata acquistata e dove. Non abbiamo neppure prelevato campioni per le analisi, bensì tutto il quantitativo sequestrato è stato spedito all’ azienda Agroproteinka dove sarà incenerito».
Oltre all’arresto del contrabbandiere, le forze dell’ordine hanno perquisito la sua abitazione e lo stabilimento di cui è proprietario, sequestrando centinaia di chili di carne congelata e probabilmente avariata.
Insomma per parecchi mesi un imprecisato numero di dalmati e turisti hanno consumato bistecche, controfiletti e tagli di vario genere di carne bovina e suina, di scarsa qualità e conservazione, che invece avrebbero meritato ben altra sorte, ovvero finire in apposite discariche o essere bruciati. Ignoti, al momento, gli eventuali danni alla salute causati da questa merce scadente finita nei tavoli dei ristoranti.
Al momento sono ancora ignoti i complici del 45.enne, cosicché proseguono le indagini della polizia. In Croazia, e va ricordato che i mass media nazionali si sono occupati diverse volte del problema, esiste un mercato nero della carne e derivati, che riguarda soprattutto prodotti provenienti dall’ estero e distribuiti da grandi catene commerciali. Il caso dei Castelli spalatini chiama in causa anche i piccoli rivenditori.
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