Scandalo rimborsi, la Lega fa piazza pulita

Diktat da Milano su pressioni della base del Fvg: fuori tutti i “vecchi”, da Narduzzi al presidente del Consiglio Franz all’assessore Violino. Ancora in bilico solo la Seganti. Entrano in lista Mazzolini (Promotur) e l’espertissimo triestino Polidori
Seganti - Piccin - Narduzzi
Seganti - Piccin - Narduzzi

Lo scandalo rimborsi fa le sue prime vittime “politiche”. A differenza di alcuni consiglieri regionali di altri partiti, che hanno spontaneamente rinunciato alla ri-candidatura, la Lega Nord ha deciso di fare letteralmente un repulisti. Come richiesto a furor di popolo dalla base del Carroccio e come deciso dal “federale” di Milano, sono fuori tutti i consiglieri regionali uscenti, senza guardare in faccia nessuno e senza sconti: non verranno rimessi in lista né l'assessore all’Agricoltura Claudio Violino, né il presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz e neanche il capogruppo Danilo Narduzzi. In bilico l'altro assessore, la triestina Federica Seganti (ora in giunta da esterno). Defenestrati gli indagati Federico Razzini ed Enore Picco. Niiente lista nemmeno per i rimanenti due consiglieri in carica, Ugo De Mattia e Mara Piccin.

Al momento i candidati prescelti dal Carroccio, così come comunicati dal psegretario regionale Piasente, sono a Trieste Paolo Polidori (leghista della prima ora, già consigliere e poi assessore negli anni ’90) e Marco Klemse; a Gorizia Diego Bernardis, Franco Zotti (ora consigliere provinciale); a Udine Stefano Teghil, Elena Lizzi, Mario Pittoni, Maddalena Spagnolo, Lorenzo Tosolini, Graziano Pizzimenti; a Tolmezzo: Barbara Zilli, Stefano Mazzolini (attuale presidente di Promotur); a Pordenone Giancarlo Zannier, Vannia Gava.

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